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Cronaca

Procedure lente per conferire rifiuti: stato di agitazione degli operatori ecologici

Sono state le segreterie territoriali di Fp Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil e Fiadel, assieme ai lavoratori, a indire la protesta contro i presunti disagi subiti: mezzi in coda per ore, straordinari non pagati e riposi saltati

UGENTO – Ennesimo rallentamento negli impianti per la biostabilizzazione dell’indifferenziata nel Salento: proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale impiegato nei Servizi di igiene ambientale dell'intero comparto. Sono state le segreterie territoriali di Fp Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil e Fiadel, assieme ai lavoratori, a indire la protesta contro i presunti disagi subiti.

Ore di attesa presso gli impianti - attualmente di Ugento e alternativamente di Poggiardo - per conferire i rifiuti raccolti in tutti i comuni del Salento, presso ditte e private abitazioni. I rallentamenti delle ultime ore andrebbeeo a incidere, a detta dei sindacati, sulla efficienza dell’impianto facendo poi scaturire code chilometriche dei compattatori in attesa delle procedure per smaltire gli scarti raccolti sul territorio provinciale.

Fasi procedurali che, sempre a detta delle organizzazioni sindacali, sarebbero divenute più lente e scrupolose da quando Ager (l’Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti) ha ridefinito gli impianti nel nuovo Piano dei rifiuti della Regione Puglia.

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Protocolli maggiormente “rispettosi” dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) più di quanto facessero nei mesi precedenti, scrivono i referenti sindacali in una lettera indirizzata a Regione, Prefettura di Lecce, Provincia, Confindustria, Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) e a tutti i vertici societari delle aziende coinvolte nella raccolta e trattamento dei rifiuti.

Al momento di confluire il materiale raccolto, “gli autisti incaricati sono costretti a percorrere molti chilometri delle strade provinciali e attendere per ore il proprio turno per lo scarico, dopo aver causato ai propri colleghi operatori fasi di stress per poter velocizzare la raccolta per il successivo trasporto a destino del materiale”, scrivono le sigla sindacali nella missiva.

Situazione che si trascinerebbe da diversi giorni senza, peraltro, il dovuto pagamento dei turni straordinari o il rispetto dei riposi. “Gli addetti sono fermi e trascorrono molte ore attendendo il rientro in sede, dopo aver iniziato nelle prime ore del giorno, che avviene spesso oltre le ore 17”, proseguono i sindacati che ora chiedono l’avvio delle procedure di raffreddamento presso la sede di Confindustria Lecce o presso le sedi comunali di Ugento o Poggiardo.

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