"Stipendiato dal Comune ma da mesi incrocio le braccia"

Lui dice che è come se l'amministrazione comunale gli avesse dato in mano una Ferrari che però nessuno è in grado di mettere in moto. E la metafora è calzante, anche se Antonio Tramacere, 39 anni, di Lequile, in provincia di Lecce, è non vedente. Già. Lavora come centralinista a Palazzo municipale dal 2002 e al suo lavoro tiene. Eccome. Ma ormai per lui è diventato insopportabile infilarsi nel gabbiotto dell'atrio d'ingresso della sede comunale in piazza San Vito per poi ritrovarsi a incrociare le braccia per sette ore pur avendo regolarmente timbrato il cartellino, con lo stipendio di 1.200 euro al mese che gli giunge puntuale ogni "27".

La questione è invece un'altra, giusto per ricollegarsi all'immagine della Ferrari. Ed è questa: da luglio dello scorso, dopo che il sistema di smistamento delle telefonate in arrivo e in uscita da Palazzo municipale è andato in tilt, il signor Tramacere non svolge le mansioni per cui è pagato e a lui altro non resta che ingannare il tempo come meglio può. E per un non vedente il problema non è del tutto proprio irrilevante. Ma tant'è. "E' vero - racconta il centralinista del Comune di Lequile - lo scorso luglio il vecchio sistema è saltato e l'amministrazione comunale ha provveduto a indire la gara e avviare le procedure per l'acquisto di una nuova e più moderna centralina. Così dopo quattro mesi, a novembre dello scorso anno, precisamente, finalmente arriva il nuovo impianto, un sistema di ultima generazione, all'avanguardia, come si dice in questi casi. Avere presente una Ferrari? Ebbene, la fuoriserie ora c'è ma nessuno è in grado di farla partire. Da novembre".

E qual è il problema? "Semplice - sbotta il centralinista - da tre mesi i tecnici stanno cercando di rendere funzionale la nuova centralina ma senza ottenere grossi risultati. Se i cittadini chiamano al numero telefonico di Palazzo municipale (0832.639112, ndr) qualcuno risponderà ma non sarà il sottoscritto. Insomma, gli impiegati del piano di spora si barcamenano come meglio è possibile, smistando telefonate a destra e manca. In questi giorni, per esempio, i tecnici della ditta che ha fornito il nuovo impianto sono di nuovo a lavoro, sperando che risolvano il problema una volta per tutte".

Luigi Tramacere, il cui cognome è solo omonimo a quello del centralinista, è assessore al Personale al Comune di Lequile. E ammette: "E' vero il problema c'è e va avanti da mesi, ma l'amministrazione non ha alcuna responsabilità sul disservizio, anzi ci stiamo tutelando. E' la ditta che ha appaltato i lavori che deve provvedere a rendere il servizio efficiente. Anche perchè - aggiunge - il problema riguarda oltre ai cittadini anche noi amministratori. Mi spiace per il nostro centralinista. L'unica cosa che posso dirgli è di avere ancora un po' di pazienza prima di riprendere a svolgere il suo servizio".