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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Otranto

Stop a bagnanti e imbarcazioni in cinque suggestivi punti della costa di Otranto

L'Ufficio circondariale marittimo ha emanato l'ordinanza con la quale si impone il divieto di balneazione, navigazione e pesca fino a 30 metri dal tratto a rischi crolli della falesia: le Orte, Palascìa, Baia dei Turchi, Cave e Torre del Serpe

OTRANTO – Dopo l’interdizione al transito alla sosta, è l’ora di quella alla balneazione, alla pesca, alla navigazione fino 30 metri dalla costa. Il pericolo di movimenti franosi è attuale. L’Ufficio circondariale marittimo di Otranto, con un’ordinanza a firma del comandante Gian Marco Miriello, completa sul versante marino il quadro dei divieti già predisposto dal Comune di Otranto, competente sulla terraferma, con l’ordinanza numero 165 del 4 aprile per quanto riguarda il transito e la sosta di persone e mezzi in diversi tratti della costa otrantina: la Baia dei turchi, le Cave, Torre del Serpe, la Palascìa, Orte.

Il provvedimento, ultimo di un iter partito tempo addietro con l’individuazione delle aree a rischio, è finalizzato a garantire l’incolumità delle persone nell’imminenza della bella stagione che porta con sé i bagnanti e i diportisti che non disdegnano di navigare sotto costa, soprattutto nei punti più suggestivi. Sicurezza prima di tutto, in poche parole.

(Leggi l' ordinanza n°32)

Un altro pezzo di litorale adriatico quindi palesa in modo inequivocabile i segni di cedimento per i fenomeni inesorabili di erosione costiera. L’interdizione ufficializzata oggi, infatti, segue di poco più di due mesi quella per alcuni tratti del litorale del Comune di Melendugno. Quell’intervento dell’Ufficio circondariale marittimo aveva suscitato la preoccupazione di molti operatori turistici e della stessa amministrazione guidata da Marco Potì.

Il 13 marzo, nella sala giunta di Palazzo dei Celestini, sede della Provincia di Lecce, nel corso di una animata riunione con i comuni rivieraschi alla quale aveva partecipato anche il comandante della capitaneria di porto di Gallipoli, il capitano di fregata Attilio Maria Daconto, era stato in qualche modo annunciato che i provvedimenti di interdizione avrebbero interessato anche altri “pezzi” della costa salentina, soprattutto di quella del versante adriatico, maggiormente interessato dal fenomeno dell’erosione.

Spetta alle amministrazioni la messa in sicurezza del tratto di costa interdetto, ma è chiaro che servono risorse molto ingenti di cui le casse comunali non dispongono. L’ordinanza odierna impone al Comune di Otranto di adottare i provvedimenti amministrativi conseguenti per interdire le zone interessate dal divieto di apporre e mantenere idonea segnaletica, anche in più lingue, con l’esatta indicazione del pericolo esistente.

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