Strane luci nel cielo. L'ufologo: "E' come in Norvegia"
Mauro Panzera, coordinatore regionale del Cun: "Questi fenomeni mi portano a riflettere su quanto accade da tempo nella valle di Trondheim, dove appaiono globi luminosi su un'area ricca di quarzo"
Redazione
02 marzo 2007 18:54
Sul caso delle strane luci apparse sul cielo di Surbo la sera di mercoledì scorso e riprese da un foto amatore, interviene Mauro Panzera coordinatore regionale per la Puglia del Cun, il Centro ufologico nazionale e consigliere sella sezione fiorentina del rinomato centro.
Allora, dottor Panzera, cosa pensa degli articoli apparsi in questi giorni su LeccePrima riguardo al fenomeno delle luci multiformi apparse improvvisamente nel cielo a Nord di Lecce?
"Le foto non aiutano molto a fornire indicazioni precise a riguardo. Possiamo soltanto formulare delle ipotesi a scopo comparativo, tenendo presente quel che abbiamo potuto constatare in occasioni analoghe".
Quali per esempio?
"Le foto ritraggono forme luminose e questo mi porta a riflettere su alcuni fenomeni che da qualche anno sono sotto l'attenzione degli ufologi di tutto il mondo. In Norvegia, e precisamente a Hessdalen, vicino Trondheim, insistono degli strani fenomeni relativi all'apparizione di una sorta di globi luminosi. Questi eventi sono stati studiati anche da scienziati di grande spessore e al momento l'opinione più plausibile formulata a tal proposito è quella secondo cui si tratterebbe di plasmodi, cioè globuli di gas fortemente ionizzato. Ma siamo sempre nel campo delle ipotesi. C'è chi suppone si tratti di un fatto naturale al momento ancora poco approfondito. Oltretutto, pare che la vallata di Hessdalen sia ricca di quarzi, vale a dire una conformazione geologica molto favorevole alla produzione dell'energia piezoelettrica, l'energia che viene emanata da questi minerali".
Ma cosa c'entra la zona della Norvegia con il cielo a Nord di Lecce?
"Ripeto, il caso specifico, al momento, non può essere spiegato attraverso una verifica immediata, quindi lungi dal poter dire che siamo di fronte ad un oggetto non identificato. Posso solo dire che il comportamento dei fenomeni che avete riportato sul vostro giornale, dove si parla di strane luci che si muovono in maniera irregolare, mi farebbero pensare, con le dovute proporzioni e solo come traccia di partenza a livello indiziario, ai fenomeni di Hessdalen, dove il comportamento di queste forme luminose sembra rispecchiare una certa eterogeneità dei movimenti, delle forme, elementi di geometria e di simmetria insieme, della velocità con cui esse si spostano. Vi sono aree in quella zona della Norvegia dove il fenomeno si manifesta addirittura con una certa ricorrenza, di forme luminose che scompaiono improvvisamente riappaiono in altri punti del cielo".
Si potrebbe quindi ipotizzare che la zona a Nord di Lecce, in direzione di Surbo, sia un'area elettrificata? D'altronde non è la prima volta che qualcuno nota strane luci da quelle parti…
"L'energia piezoelettrica, come dicevo prima, si sprigiona per la presenza di quarzi nel sottosuolo, ma anche di rame. Sarebbe interessante acquisire la presenza di un geologo. Ma a questo punto vorrei ricordare un paio di esperienze che ci toccano più da vicono dal punto di vista geografico e, quindi, più assimilabili al caso di Surbo. A Tarquinia, il 14 gennaio del 2006, un uomo percorreva la strada a bordo della sua auto, quando ad un tratto ha visto tre sfere luminose in cielo abbassarsi fino a raggiungere il suolo. E sono state anche fotografate. Un altro episodio è stato registrato ad Amaroni, in provincia di Catanzaro, a novembre sempre del 2006. Lì una persona, che viaggiava sempre in auto, ha notato materializzarsi in cielo due globi bianchi luminosi, che procedevano vicini, quasi toccandosi, per scomparire dopo una manciata di secondi. Significativo il fatto che durante l'avvistamento si sia bloccato il lettore cd dell'auto. Ora, va detto, che l'opinione pubblica sul fenomeno dell'ufologia sta crescendo. Le persone non si accontentano più di un approccio superficiale, sensazionale, in direzione dell'alieno da vedere a tutti i costi. Ecco perché il nostro compito è quello di dare una spiegazione a questi fenomeni e sempre sulla base delle esperienze acquisite negli anni, ma soprattutto con il prezioso supporto di scienziati e studiosi della materia".
Allora, dottor Panzera, cosa pensa degli articoli apparsi in questi giorni su LeccePrima riguardo al fenomeno delle luci multiformi apparse improvvisamente nel cielo a Nord di Lecce?
"Le foto non aiutano molto a fornire indicazioni precise a riguardo. Possiamo soltanto formulare delle ipotesi a scopo comparativo, tenendo presente quel che abbiamo potuto constatare in occasioni analoghe".
Quali per esempio?
"Le foto ritraggono forme luminose e questo mi porta a riflettere su alcuni fenomeni che da qualche anno sono sotto l'attenzione degli ufologi di tutto il mondo. In Norvegia, e precisamente a Hessdalen, vicino Trondheim, insistono degli strani fenomeni relativi all'apparizione di una sorta di globi luminosi. Questi eventi sono stati studiati anche da scienziati di grande spessore e al momento l'opinione più plausibile formulata a tal proposito è quella secondo cui si tratterebbe di plasmodi, cioè globuli di gas fortemente ionizzato. Ma siamo sempre nel campo delle ipotesi. C'è chi suppone si tratti di un fatto naturale al momento ancora poco approfondito. Oltretutto, pare che la vallata di Hessdalen sia ricca di quarzi, vale a dire una conformazione geologica molto favorevole alla produzione dell'energia piezoelettrica, l'energia che viene emanata da questi minerali".
Ma cosa c'entra la zona della Norvegia con il cielo a Nord di Lecce?
"Ripeto, il caso specifico, al momento, non può essere spiegato attraverso una verifica immediata, quindi lungi dal poter dire che siamo di fronte ad un oggetto non identificato. Posso solo dire che il comportamento dei fenomeni che avete riportato sul vostro giornale, dove si parla di strane luci che si muovono in maniera irregolare, mi farebbero pensare, con le dovute proporzioni e solo come traccia di partenza a livello indiziario, ai fenomeni di Hessdalen, dove il comportamento di queste forme luminose sembra rispecchiare una certa eterogeneità dei movimenti, delle forme, elementi di geometria e di simmetria insieme, della velocità con cui esse si spostano. Vi sono aree in quella zona della Norvegia dove il fenomeno si manifesta addirittura con una certa ricorrenza, di forme luminose che scompaiono improvvisamente riappaiono in altri punti del cielo".
Si potrebbe quindi ipotizzare che la zona a Nord di Lecce, in direzione di Surbo, sia un'area elettrificata? D'altronde non è la prima volta che qualcuno nota strane luci da quelle parti…
"L'energia piezoelettrica, come dicevo prima, si sprigiona per la presenza di quarzi nel sottosuolo, ma anche di rame. Sarebbe interessante acquisire la presenza di un geologo. Ma a questo punto vorrei ricordare un paio di esperienze che ci toccano più da vicono dal punto di vista geografico e, quindi, più assimilabili al caso di Surbo. A Tarquinia, il 14 gennaio del 2006, un uomo percorreva la strada a bordo della sua auto, quando ad un tratto ha visto tre sfere luminose in cielo abbassarsi fino a raggiungere il suolo. E sono state anche fotografate. Un altro episodio è stato registrato ad Amaroni, in provincia di Catanzaro, a novembre sempre del 2006. Lì una persona, che viaggiava sempre in auto, ha notato materializzarsi in cielo due globi bianchi luminosi, che procedevano vicini, quasi toccandosi, per scomparire dopo una manciata di secondi. Significativo il fatto che durante l'avvistamento si sia bloccato il lettore cd dell'auto. Ora, va detto, che l'opinione pubblica sul fenomeno dell'ufologia sta crescendo. Le persone non si accontentano più di un approccio superficiale, sensazionale, in direzione dell'alieno da vedere a tutti i costi. Ecco perché il nostro compito è quello di dare una spiegazione a questi fenomeni e sempre sulla base delle esperienze acquisite negli anni, ma soprattutto con il prezioso supporto di scienziati e studiosi della materia".
Redazione
02 marzo 2007 18:54
