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Cronaca Centro / Via A. Costadura Colonnello

Straniero entra ferito in testa nel bar e chiede aiuto: "Aggredito da mio zio"

E' successo in via Costadura. L'uomo, cingalese, trasportato in ambulanza al "Fazzi". Sul posto la polizia

LECCE – Un taglio sulla testa e un trasporto in ospedale con un’ambulanza per accertamenti, dopo una prima medicazione sul posto. Tutto questo, stando almeno alle prime dichiarazioni della vittima, un giovane sulla trentina originario dello Sri Lanka, sarebbe avvenuto dopo un acceso diverbio con suo zio.  

Mattinata convulsa a pochi metri dal tribunale penale. Già, proprio dove i due si ritroveranno, uno di fronte all’altro, se il primo intenderà procedere con una denuncia. Tutto ha avuto inizio quando, poco prima delle 13,30, il giovane è entrato trafelato e dolorante, nel “Bar Biffi” di via Colonnello Costadura. Aveva una mano sulla testa e perdeva sangue. S'è avvicinato al bancone, chiedendo soccorso, ed è stato quindi subito richiesto l’intervento del 118. Non si esprimeva bene in italiano, quindi i gestori del locale hanno solo intuito che potesse essere rimasto vittima di un'aggressione. 20160316_131905-2

Un’ambulanza è arrivata sul posto e, pochi minuti dopo, sono giunte anche due volanti di polizia di turno in città. Il cingalese, ascoltato sommariamente, ha così riferito la sua versione. Sposato, con figli e un lavoro, a quanto pare ha avuto un incontro per un chiarimento con il parente.

C'era da dirimere qualche faccenda fra loro riguardante soldi da dare e avere. I due avrebbero fissato una sorta di appuntamento proprio nelle vie nei pressi del tribunale, ma è chiaro come la situazione sia quasi subito degenerata.

Lo zio, al termine di un altrerco, infatti, avrebbe colpito all'improvviso il nipote sulla testa a mani nude, provocandogli la ferita, per poi allontanarsi in fretta. Tant'è che non è stato trovato in zona. Il cingalese ferito, invece, s’è rifugiato nel bar per richiedere soccorso. I poliziotti intervenuti con le volanti l'hanno ascoltato, mentre si trovava ancora in ambulanza, invitandolo a presentarsi in questura. Subito dopo l’ambulanza è ripartita alla volta del pronto soccorso del “Vito Fazzi”. Le condizioni, comunque, non sono gravi.          

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