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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Studenti molestati sul pullmino privato, l’autista nega le accuse davanti alla giudice

Si è svolto questa mattina l’interrogatorio del 48enne di un comune del Basso Salento, ai domiciliari da tre giorni, con l’accusa di violenza sessuale aggravata e adescamento di minori

LECCE - Ha rigettato categoricamente tutte le accuse il 48enne residente in un paese del Basso Salento, autista di un pullmino privato utilizzato per il trasporto degli studenti, finito ai domiciliari tre giorni fa per violenza sessuale e adescamento di minori.

Lo ha fatto questa  mattina, assistito dall’avvocato Fabrizio Mangia, durante l’interrogatorio di garanzia che si è svolto dinanzi alla giudice Laura Liguori, firmataria dell’ordinanza di custodia cautelare. Nello specifico, ha negato di aver mai palpeggiato alcuni dei ragazzi (sono sei le presunte vittime, tra i 14 e i 16 anni, al momento individuate dall’inchiesta condotta dal pm Luigi Mastroniani) sul mezzo con il quale ogni giorno li accompagnava a scuola né di aver molestato nessuno di questi nel garage di casa, precisando di svolgere l’attività da almeno otto anni e di non aver mai avuto problemi del genere.

Quanto ai messaggi whatsapp trovati dagli investigatori, l’indagato ha dichiarato che non ci fosse da parte sua alcuna malizia, ma fosse solo dovuta al rapporto di amicizia e confidenza instaurato con gli studenti.

A dare il via all’inchiesta fu la denuncia sporta ai carabinieri, lo scorso maggio, dal padre di una delle presunte vittime, infastidito proprio dai messaggi inviati dall’uomo al figlio.

Nelle prossime ore, la gip si pronuncerà sull’istanza di revoca della misura cautelare, avanzata dal difensore al termine dell’interrogatorio.

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