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Cronaca

"Studium 2000", Procura dissequestra parte del cantiere

I sigilli restano nell'area in cui sono stati trovati idrocarburi pesanti in concentrazioni superiori ai limiti di legge. Intanto, riprenderanno a breve gli scavi nella Rg Semeraro per i campionamenti

LECCE - Il procuratore aggiunto Ennio Cillo ha disposto nella serata di ieri il dissequestro parziale del cantiere in cui sta sorgendo lo "Studium 2000", struttura di proprietà dell'Università del Salento, che sorge in via San Nicola. Sull'intera opera, la mattina del 25 maggio scorso, erano stati apposti i sigilli dei carabinieri del Noe di Lecce, coordinati dal capitano Nicola Candido, dopo il ritrovamento, in un'area, di una pozza contenente idrocarburi pesanti in concentrazioni superiori ai livelli consentiti.

Resta sotto sequestro, dunque, solo questa specifica zona, di circa 80 metri quadri, che sorge a ridosso del muro di cinta che divide la proprietà dell'ateneo salentino dal deposito dismesso di carburanti Rg Semeraro, il cui ingresso principale è nella confinante via Taranto. Nella restante parte del sottosuolo su sui stanno sorgendo i fabbricati universitari, infatti, non sarebbero state trovate tracce di contaminazioni superiori alla norma. Per la Procura, dunque, gli operai possono tornare a lavorare, con particolare sollievo per il rettore Domenico Laforgia, che nelle scorse settimane aveva temuto di dover rinunciare ai finanziamenti.

Riprenderanno a breve, intanto, gli scavi all'interno del deposito di proprietà dell'imprenditore leccese Giovanni Semeraro, al momento unico indagato in questa vicenda. Come si ricorderà, sono stati avviati il 23 giugno, per permettere ai carabinieri del Nucleo operativo ecologico e ai tecnici dell'Arpa di effettuare alcuni campionamenti. Al momento si è ancora in attesa degli esiti degli esami di laboratorio, per capire se nel suolo del deposito, chiuso ormai dal 1997, i livelli di idrocarburi eventualmente assorbiti dal terreno, siano tali da sforare a loro volta la soglia lecita.

Tutta l'indagine ha preso le mosse nell'ottobre del 2010. Un residente lamentava odori pesanti, provenienti proprio dal cantiere e chiese l'intervento del Noe. Giovanni Semeraro, nel frattempo, è stato iscritto nel registro degli indagati, proprio perché il sospetto degli inquirenti è che la contaminazione di un'area dello "Studium 2000" possa essere frutto di una fuoriuscita dalla Rg Semeraro. L'imprenditore è difeso dall'avvocato Andrea Sambati.

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