rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Rudiae / Via Monteroni

Tragedia nel carcere minorile, si toglie la vita un assistente capo della penitenziaria

L'episodio nel tardo pomeriggio. L'uomo, 54enne di Novoli, s'è impiccato nel cortile del centro di prima accoglienza di via Monteroni. Il corpo trasferito nella camera mortuaria dell'ospedale "Vito Fazzi". Su posto gli investigatori della squadra mobile. La preoccupazione dei sindacati

LECCE – Tragedia nel centro di prima accoglienza di via Monteroni, a Lecce, la struttura in cui vengono destinati i ragazzi al di sotto dei 18 anni di età in fermo di polizia giudiziaria. Un assistente capo della polizia penitenziaria, S.I., 54enne di Novoli, s’è tolto la vita nel tardo pomeriggio di oggi, impiccandosi nel cortile della struttura, usando una corda. Al momento non sono chiari i motivi del gesto, ma si presume che dietro vi possano essere fatti di natura personale.

L’assistente capo, che era prossimo alla pensione, era stato in passato anche dirigente locale dell’Osapp, sigla sindacale della penitenziaria. Sono stati i suoi colleghi a dare per primi l’allarme. Purtroppo, non c’è stato modo di salvargli la vita. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, gli investigatori della squadra mobile di Lecce, per avviare le indagini, e il medico legale Alberto Tortorella, per una prima ispezione sul cadavere, in seguito trasportato presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Di recente, aveva subito un lutto, la scomparsa della moglie. La polizia ha trovato due biglietti, il cui contenuto, però, non è noto, anche se sarebbero rivolti ai figli e alla magistratura.  

Il drammatico episodio è solo l’ultimo in ordine di tempo, all’interno di una struttura penitenziaria. Esprimendo “profonda personale amarezza per il grave lutto”, Domenico Mastrulli, segretario generale del Cosp (Coordinamento sindacale penitenziarvia monteroni-4io), ricorda anche le vicissitudini della struttura di via Monteroni, che è “quasi totalmente vuota, in attesa di essere destinata a struttura a detenzione attenuata per pene definitive di breve durata”. Una questione di cui s’è dibattuto già in passato.

“I suicidi tra le forze di polizia sono in netto aumento. Naturalmente, i motivi che inducono al gesto estremo di togliersi la vita vanno quasi sempre cercati nella sfera della vita personale, più che professionale, ma trattandosi di persone che per lavoro detengono un'arma, diventa più facile mettere in atto propositi suicidi”.

“Certo non posso nascondere la mia personale preoccupazione dopo anche il grave evento di oggi per il numero di poliziotti che decidono di togliersi la vita. Chiedo alle istituzioni dipartimentali un migliore utilizzo degli psicologi che andrebbero impiegati in uffici, reparti, questure, commissariati, reparti mobili e specialità, nei contesti, cioè, dove gli operatori di polizia sono maggiormente esposti a stress ed ansia”, aggiunge Mastrulli. “Nella polizia penitenziaria i suicidi rispetto ai restanti corpi di polizia sono tre volte superiori alla norma e solo negli ultimi dieci anni il dato numerico sembra essere salito vertiginosamente ad oltre cento agenti. Intervengano lo Stato e le amministrazioni – conclude - affinché tale fenomeno possa arginarsi al più presto”. 

“L’ennesima tragedia tra i baschi azzurri dovrebbe fare seriamente riflettere tutti coloro che colpevolmente hanno trascurato e trascurano il disagio lavorativo dei poliziotti penitenziari”, fa eco Donato Capece, segretario generale del Sappe, Sindacato autonomo polizia penitenziaria. “Non è più possibile assistere inermi a queste morti assurde. E’ stato accertato che i suicidi di appartenenti alla polizia penitenziaria, benché verosimilmente indotti dalle ragioni più varie e comunque strettamente personali, siano in taluni casi le manifestazioni più drammatiche e dolorose di un disagio derivante da un lavoro difficile e carico di tensioni”.

“Ma l’amministrazione penitenziaria così come quella della Giustizia minorile non sono stati in grado di predisporre alcun intervento concreto risolutivo, anche per le diffuse colpe di capi dipartimento, direttori generalo, provveditori regionali, direttori di centri per la giustizia minorile, di Cpa ed Ipm. Quanti si sono premurati di verificare davvero le condizioni di disagio dei poliziotti? Quanti hanno messo in campo efficaci strategie per contrastare il disagio lavorativo, anche attraverso collaborazioni con centri di ascolto? Sono probabilmente meno delle dita di una mano. E questa è una vergogna, una colpevole vergogna”, conclude.

Il segretario generale dell'Osapp, Leo Beneduci, commenta il suicidio dell'agente di custodia nel carcere minorile di Lecce affermando che ''e' l'ennesimo suicidio di un poliziotto penitenziario vittima non del carcere ma dei problemi del carcere''. ''La guardasigilli Cancellieri si affretti - chiede Beneduci - ad inserire i problemi del lavoro negli istituti penitenziari per adulti e minori tra le emergenze a cui il governo deve porre immediato riparo''. 

Eugenio Sarno, segretario generale della Uilpa Penitenziari, si dice “affranto e costernato” per il suicidio del 54enne,  iscritto alla Uil da circa vent’anni. “Benché ogni suicidio celi sempre motivazioni non sempre indagabili, abbiamo ragione di credere che in questo caso la professione e l’ambiente lavorativo siano da escludere tra le cause scatenanti dell’estremo gesto; anche se ha scelto di suicidarsi, a 54 anni,  impiccandosi, questo pomeriggio intorno alle 17,30, alla traversa della porta del campo di calcio annesso al complesso penitenziario per minori del capoluogo salentino, mentre effettuava un giro di controllo. L’altro collega in servizio. insospettito dal lungo tempo trascorso e dal mancato rientro ha rinvenuto dopo alcuni minuti il corpo ormai privo di vita".

"In questi momenti di così grande dolore auspico che questa tragedia  non sia artatamente strumentalizzata - conclude -, ancor più da parte di chi nel passato ha assunto posizioni rigide verso l’Ipm di Lecce e atteggiamenti critici verso l’intero contingente di polizia penitenziaria lì in servizio”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tragedia nel carcere minorile, si toglie la vita un assistente capo della penitenziaria

LeccePrima è in caricamento