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Cronaca Porto Cesareo

Si getta in mare dopo una delusione d’amore, afferrata in extremis per un braccio

Una 30enne di Veglie, dopo aver mandato un sms al fratello, ha spento il cellulare. I carabinieri, localizzata la cella telefonica su Porto Cesareo, sono stati indirizzati presso l'abitazione estiva della famiglia della donna

PORTO CESAREO – Per farla finita aveva scelto il tratto di mare che si trova davanti alla casa di Porto Cesareo nella quale, con la famiglia, è solita trascorrere le vacanze estive. Alla base dell’insana decisione, la rottura di una relazione sentimentale con un coetaneo.

E’ stato il fratello della donna, una 30enne di Veglie, a dare l’allarme, fermando una pattuglia dei carabinieri impegnata in attività di prevenzione delle rapine. Il giovane, infatti, sabato scorso, intorno a mezzogiorno aveva appena ricevuto un messaggio telefonico dalla sorella dal significato inequivocabile. E il cellulare, immediatamente dopo l’invio, era stato spento.

I carabinieri, informati per sommi capi di quanto appena successo, si sono attivati per rintracciare l’ultima cella telefonica agganciata dal telefonino, scoprendo in pochi minuti che questa era localizzata nella marina. Il fratello della ragazza, informato della cosa, ha indirizzato verso l’abitazione di famiglia i militari che, infatti, giunti sul posto, hanno individuato la donna, in piedi su un pontile. Alla vista dei carabinieri la 30enne si è tuffata, ma il capopattuglia è riuscito ad afferrarla per un braccio, sporgendosi dagli scogli sottostanti.

Dopo aver ricevuto i primi soccorsi, la ragazza - evidentemente spaventata, confusa, ed infreddolita per un bagno decisamente fuori stagione - è stata accompagnata in paese dove ad attenderla c’erano il  padre, la madre e il fratello pronti a riabbracciarla.

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