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Cronaca

La proprietaria dal parrucchiere, il cane in auto: liberato da polizia e pompieri

Agenti delle volanti, vigili del fuoco e servizio veterinario dell'Asl nel centro Mongolfiera, oggi, per un meticcio che si trovava in un veicolo posteggiato da diverso tempo. Impossibile rintracciare nell'immediato la proprietaria, e così è stato sfondato il vetro. La donna denuniata a piede libero

SURBO – E’ proprio il caso di dirlo: una giornata di canicola. La proprietaria, una donna sulla trentina, e la suocera, di oltre 60 anni, stavano dal parrucchiere. Lui, il povero meticcio, protagonista suo malgrado di questa storia, era chiuso nell’auto. Il veicolo, per inciso, intestato alla donna più anziana.

I finestrini erano serrati, tutti e quattro, e la lingua della bestiola penzolante. Da quanto tempo preciso fosse lì dentro, non si sa. Sicuramente da non meno di un’ora e mezza. Cioè, il tempo totale dell’intervento.

Certo è che gli agenti di polizia arrivati sul posto a un certo punto hanno dovuto chiamare i vigili del fuoco per sfondare il vetro e liberare l’animale. La loro sensazione, infatti, era che il cagnolino stesse per perdere i sensi, annichilito dal caldo.

E’ stata la segnalazione di un uomo a una pattuglia della Sveviapol di sorveglianza in zona, e poi dei vigilanti alla questura, a far scattare sul posto, nell’affollato parcheggio del centro commerciale “Mongolfiera”, fra Surbo e Lecce, una prima volante di polizia.

La presenza degli agenti nel pieno del pomeriggio ha ovviamente scatenato la curiosità di diversi clienti dei tanti magazzini commerciali dell’area e di semplici passanti, che si sono accalcati intorno a loro e all’auto che stavano sorvegliando, un’Opel Agila, per capire cosa stesse accadendo.

In breve la situazione è apparsa molto singolare, quando le forze in campo si sono moltiplicate: un’altra volante della questura, poi una camionetta dei vigili del fuoco e infine anche il servizio veterinario dell’Asl, che è arrivato sul posto direttamente da Castrì di Lecce.

foto 3-8-23Tutto il dispiegamento è stato messo in campo, nel primo pomeriggio di oggi, proprio per soccorrere il piccolo, grande protagonista di questa storia, quel meticcio accomodato sui sedili posteriori dell’auto. E che per trovare un po’ di fresco, a un certo punto si era accovacciato nello spazio riservato alle gambe dei passeggeri, fra i sedili anteriori e quello posteriore.

L’intervento, in realtà, l’extrema ratio, dopo che gli agenti hanno tentato il possibile per rintracciare i proprietari del veicolo. Dalla targa sono risaliti al nome e la centrale operativa ha provato a contattare l’abitazione. Ma lì non ha risposto nessuno. Sono stati lanciati anche alcuni annunci agli altoparlanti, ma neanche questo ha sortito effetto.

Alla fine i poliziotti hanno chiamato i vigili del fuoco e i veterinari. Ancora un po’ d’attesa, con i pompieri che intanto bagnavano l’auto con l’idrante per refrigerarla, poi s’è deciso che era passato fin troppo tempo e che non c’era più un solo minuto ancora da far scorrere.

I vigili hanno quindi sfondato un vetro, liberando il meticcio, preso poi in consegna dai veterinari, che l’hanno trasportato presso la clinica di via Ussano, a Lecce. Le sue condizioni di salute, buone, tanto che dopo le visite il cagnolino ha potuto fare rientro a casa, prelevato dal marito della proprietaria.

foto 2-13-37A proposito di quest’ultima. E’ arrivata con la suocera a intervento ormai ultimato. E s’è creato un secondo putiferio, perché la donna più anziana, sofferente di cuore, quando ha visto quel trambusto intorno all’auto, è stata colta da un malore. E allora, è stato chiamato anche il 118. Per fortuna, nulla di grave.

Ma intanto, sono cominciati anche i guai. E sono fioccati i verbali. La temperatura, oggi, non è stata più alta dei giorni precedenti. Le massime si sono attestate sui 27 gradi, con una percezione di 30 e un’umidità del 65 per cento. E tuttavia, al chiuso di un veicolo sotto il sole (nonostante oggi i raggi siano stati spesso oscurati dalle nubi) per oltre un’ora il termometro è sicuramente salito, e non di poco. E il cane ne ha patito.

Una leggerezza, quella della proprietaria, che l’è costata inevitabilmente una denuncia per maltrattamento di animali. Tutto qui? Macché. L’intestataria dell’auto, come detto, era la suocera. Ebbene, s’è scoperto che il contrassegno assicurativo esibito sul cruscotto era fasullo. Ed ecco una seconda denuncia penale, riservata proprio a lei. Mentre le contravvenzioni hanno superato i mille euro. L’auto, ovviamente, è finita sotto sequestro. 

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