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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Surbo

E dopo la volpe, il gatto. Un volo di 10 metri nella cisterna, salvato in extremis

Protagonista un micetto di pochi mesi che s'è infilato in un tubo, cadendo in un pozzo. I vigili del fuoco si sono calati con una fune

SURBO – “Lui è il gatto ed io la volpe, siamo in società: di noi ti puoi fidar”. Ovviamente era ironico Edoardo Bennato, citando nella sua famosa canzone i due furbastri della favola di Pinocchio. Di gatti e volpi pare davvero che non ci si possa fidare. Anche se in questo caso, più che ordire intrighi e truffe, sembrano abili a mettersi nei guai.

Ricordate il volpacchiotto salvato il 15 giugno scorso alla periferia di Lecce, mentre era avvinghiato su stesso, in mezzo nella sua tana circondata dalle fiamme? Ebbene, oggi – quindi appena quattro giorni dopo - i vigli del fuoco si sono dovuti addirittura calare in una cisterna profonda circa 10 metri, dove un gattino, non più di quatto o cinque mesi, seguendo la sua naturale tendenza alla curiosità, ha rischiato di annegare sotto un metro d’acqua.

Ma non lo suggerisce forse il detto che “la curiosità uccise il gatto”? (Motto popolare anglosassone, in lingua originale è “curiosity killed the cat”). E chissà, il piccolo protagonista di questa storia forse s’è giocato pure una delle proverbiali sette vite, anche se alla fine n’è uscito con il pelo arruffato, gli occhi sgranati per la terrificante disavventura ma, tutto sommato, sano e salvo. Sebbene per il rotto della cuffia.

Teatro della vicenda, questa volta, un’abitazione di Surbo dove da circa un mese una coppia di anziani ha accolto con estrema gioia quel micetto nato da poco. Ormai, uno di casa. Ma, si sa, l’istinto di un gattino ancora poco esperto è quello di esplorare il mondo, con il rischio di finire anche molto male.

In questo caso, ha pensato bene di sondare con baffi e musetto un tubo di scolo dell’acqua piovana sul terrazzino di casa, per poi infilarcisi tutto intero e continuare a giocare all’Indiana Jones dei felini. Il problema è stato quando, continuando nel percorso all’interno del pertugio, senza volerlo ha finito per spiccare un salto nel vuoto. Già, perché il pluviale confluisce in una cisterna per la raccolta delle acque piovane. E così il micetto è precipitato dentro, dopo un volo di ben 10 metri.

I padroni, non vedendolo in giro già da qualche minuto e non riuscendo a capacitarsi, dopo angosciose ricerche, hanno intuito dove potesse essersi infilato. E, prestando attenzione, hanno sentito i miagolii d’aiuto da sotto la cisterna. Hanno quindi chiamato i vigili del fuoco che, questa volta, sono dovuti arrivare sul posto con un esperto del nucleo Saf, il quale, ben assicurato a una fune e con il casco in testa, si è calato nel pozzo, raccogliendo il povero micetto che ormai stava boccheggiando.

Curiosità: mentre gli umani vengono ovviamente imbracati, in questo caso si è usato un trasportino per far ritornare al suolo il gattino. Insomma, tutto s’è risolto, per fortuna, con un pericoloso tuffo fuori programma. L'acqua, di certo, ha attutito il colpo, ma stava anche per farlo annegare. E così ancora una volta, i vigili del fuoco leccesi ci hanno mezzo… lo zampino.      

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