rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Castrignano del Capo

Sversamento di liquidi, la gip: “Si ascoltino i dirigenti di Acquedotto”

Respinta l’archiviazione nel procedimento nato dall’esposto dei titolari degli stabilimenti balneari in merito all’episodio avvenuto il 22 giugno del 2019 nella marina di Leuca. Disposte nuove indagini

CASTRIGNANO DEL CAPO - Rischiava di finire in una bolla di sapone il procedimento sullo sversamento dei liquidi avvenuto il 22 giugno del 2019 nella marina di Leuca e denunciato dai gestori dei lidi che, a causa di questa vicenda, videro i turisti lasciare i loro stabilimenti.

Ma la giudice Cinzia Vergine ha disposto nuovi accertamenti sull’accaduto, accogliendo così le argomentazioni sostenute dai denuncianti attraverso l’avvocato Francesco Vergine, contro la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero Alberto Santacatterina.

Secondo quest’ultimo, il “il fatto è evidentemente di natura colposa, e pertanto non può configurare il reato di cui all'articolo 674 del codice penale (getto pericoloso di cose, ndr) che è punito, per costante giurisprudenza, a titolo di dolo".

Per la gip, nessun dubbio sussiste sul fatto che gli sversamenti fognari in mare siano stati potenzialmente nocivi, siano avvenuti in un "luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o altrui uso" e siano stati atti a "offendere o imbrattare o molestare persone" anche in considerazione delle conseguenti emissioni olfattive. Stando alla denuncia, l'odore dei reflui fognari costrinse anche gli esercenti ad abbandonare le attività economiche in quella zona, subendo, per tale ragione, ingenti danni.

In ragione di questo, al fine, quindi, di accertare se vi sia stata una condotta umana quantomeno colposa alla base della rottura di uno dei condotti sotterranei in via Gorizia, nella marina di Leuca - facente parte dell'impianto di sollevamento e depurazione ubicato nella frazione di Santa Maria di Leuca - e il cui cedimento ha provocato "lo sversamento di reflui fognari non depurati", appare utile, secondo la giudice, svolgere alcune attività d’indagine, come: assumere sommarie informazioni dai dirigenti di Acquedotto Pugliese spa, ai quali chiedere delucidazioni in merito ai profili gestionali delle opere di manutenzione e adeguamento della condotta fognaria del Comune di Castrignano del Capo; compiere accertamenti tecnici sullo stato dei luoghi ove si è verificato lo sversamento, allo scopo di accertare la natura, la tipologia e il numero di interventi eseguiti sulla rete idrica sfociante presso il lungomare Colombo della marina di Leuca.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sversamento di liquidi, la gip: “Si ascoltino i dirigenti di Acquedotto”

LeccePrima è in caricamento