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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Otranto

Svolta a Punta Palascia, Tar Lecce accoglie il ricorso

I giudici amministrativi hanno accettato le ragioni dei ricorrenti, bocciando il progetto di ampliamento della base militare: manca il testo della sentenza con le motivazioni. Domani conferenza a Bari

OTRANTO - Punta Palascia non si tocca: per il futuro di uno dei luoghi più caratteristici del Salento, in queste ore, viene segnata la svolta attesa, in quanto i giudici del Tar di Lecce hanno accolto il ricorso dei comitati, negando l'ampliamento dell'installazione della marina militare sul punto più ad Est d'Italia. Un'evoluzione che, al momento, però, manca del testo della sentenza, non ancora in possesso degli avvocati ricorrenti, i quali, solo domani conosceranno le motivazioni e ne potranno dare informazione, in una conferenza stampa, convocata alle 15.30 presso la sede della Regione Puglia a Bari, in via Nazario Sauro.

Saranno presenti le associazioni e i comitati (per loro parlerà l'avvocato Valentina Stamerra), l'assessore regionale Angela Barbanente ed i rappresentanti dell'ente parco e della Provincia di Lecce. Dopo l'ultimo rinvio del 23 febbraio e la discussione del 25 maggio scorso (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=27795), conclusasi con l'espressione del presidente del collegio, Antonio Cavallari, che aveva rilevato la sussistenza dei presupposti per una sentenza definitiva, si chiude un percorso durato ben quattro anni.

Tutto, infatti, era cominciato con la presentazione di un progetto preliminare al Comune di Otranto, avente in oggetto la realizzazione di due torri dell'altezza compresa tra i sette e gli undici metri, poi ridotte ad una sola, nel passaggio esecutivo. Ma, fin da subito, si era costituito un comitato di ambientalisti e di gente comune, con la volontà di esprimere la propria contrarietà al progetto e sensibilizzare l'opinione pubblica contro ogni violazione di un luogo, ritenuto simbolico dalle comunità locali.

"Giù le mani da Palascia" (questo il nome del comitato), dopo una serie di manifestazioni pubbliche e di iniziative sulla rete contro l'ampliamento della base militare preesistente, ha avviato un percorso di contrasto legale al progetto, portato avanti anche dai Giuristi democratici di Lecce e da Pierfrancesco Scaffidi. Il ricorso era stato presentato esattamente il 28 novembre 2007, con gli avvocati Valentina Stamerra, Adriano Tolomeo e Francesca Laforgia. Sulle stesse posizioni dei ricorrenti si sono costituite la Regione Puglia, difesa dagli avvocati Nicola Colaianni ed Anna Bucci, l'Ente Parco Otranto-Bosco di Tricase S.Maria di Leuca, con l'avvocato Carlo Barone e la Provincia di Lecce con gli avvocati Francesca Testi e Maria Giovanna Capoccia.

Tutti contro quello che viene ritenuto "un gravissimo sfregio ad uno dei luoghi più belli del Salento", ora fortunatamente evitato, grazie all'impegno di moltissimi uomini e donne del mondo della cultura, dello spettacolo e delle istituzioni locali. "Un esempio - definito dai ricorrenti - di cittadinanza attiva e buona prassi amministrativa, che ha portato ad un grande risultato".

Occorre ricordare che il collegio giudicante del Tar è composto, oltre che dal presidente, da Luigi Viola e da Massimo Santini (relatore). Simona Libertini in rappresentanza dell'avvocatura dello Stato ha tutelato finora gli interessi del ministero della Difesa in sede processuale. La svolta attesa, però, non dovrebbe chiudere del tutto il percorso legale, in quanto appare probabile il ricorso del ministero al Consiglio di Stato.

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