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Cronaca

Taglio treni, Mantovano: "Occupiamo i binari di Bari"

Taglio dei treni: nell'incontro tenuto stamani presso la Camera di commercio di Lecce, il senatore di An ha proposto l'incontro con Trenitalia. In caso contrario, tutti a Bari per occupare i binari

C'è voluta la proposta shock del senatore di Alleanza nazionale Alfredo Mantovano per far uscire dal pantano mieloso in cui questa mattina si stavano cacciando i presidenti delle Camere di commercio di Lecce, Brindisi e Taranto, i sindacati provinciali di Cgil, Cisl e Uil , i rappresentanti dei Comuni e delle tre Province del Grande Salento, riunitisi presso la sede dell'Ente camerale di Lecce per sottoscrivere il documento attraverso il quale tirare la giacca al Governo e scongiurare la soppressione, dal prossimo 10 dicembre, di alcune tratte ferroviarie che collegano Lecce, Brindisi e Taranto con Roma, Milano, Torino e Venezia. Lo scenario che prevede Trenitalia farebbe ripiombare il Tacco d'Italia a un trentina di anni fa, quando la stazione di Bari era di fatto per i collegamenti ferroviari, e non solo, il "finibus terrae". Ora, immaginatevi giungere da Milano a Bari. Lì, dopo una decina di ore di viaggio, per giungere a Lecce si dovrà a salire su un treno regionale. Buon viaggio.

Il presidente della Camera di commercio di Lecce Alfredo Prete, insieme ai colleghi degli enti camerali di Brindisi e Taranto aveva organizzato l'incontro di oggi proprio per raccogliere firme da sottoporre al Governo nazionale, al ministro dei Trasporti e ai vertici delle Ferrovie dello Stato. E tutto approfittando della discussione sulla Finanziaria che a partire da domani sarà affrontata dalla Camera. Va detto che per scongiurate il taglio dei treni dal Sud Verso il Nord (oltre alla Puglia il problema interessa anche Basilicata e Calabria), Trenitalia avrebbe bisogno di 120milioni di euro. Quale migliore occasione, quindi, per gli enti camerali e le altre istituzioni del territorio sarebbe stata quella di far giungere a Roma il documento mentre la Camera dei deputati discute la Finanziaria? E poi ci sono in ballo anche due emendamenti a riguardo, uno dell'onorevole dell'Ulivo Bellanova, l'altro a firma del coordinamento regionale di Forza Italia. Tutti d'accordo sul fatto che il taglio dei treni rappresenta un atteggiamento lesivo sugli interessi economici e sociali dell'intero territorio.

Ma l'incontro di questa mattina a Lecce non ha sortito un buon esordio. Questione di assenze. Nonostante da una ventina di giorni a questa parte le Camere di commercio abbiano compiuto un pressing asfissiante su circa 30 parlamentari del Grande Salento, che li invitavano a non mancare all'incontro, questa mattina invece si è presentato solo il senatore Alfredo Mantovano. Eppure, come ha dichiarato il presidente dell'Ente camerale leccese Alfredo Prete, lo scorso venerdì quasi tutti avevano dato conferma della loro presenza, anche perché i lavori camerali sulla Finanziaria iniziano a Roma domani. Prete ha letto un a manciata di telegrammi a firma dei deputati che hanno dimostrato almeno la delicatezza di avvertire della loro assenza a causa degli "impegni parlamentari". La restante parte, che viaggia solitamente in aereo, o ha preferito volare nella Capitale, oppure ha scelto di fare altro.

E così, mentre la riunione prendeva quota, pur restando arginata sulle righe di un compitino da portare a Roma, la proposta di Mantovano ha colto tutti di sorpresa, trovando consenso unanime e liberatorio: "Dovremmo sottoscrivere un documento - da detto il senatore di An - per chiedere un incontro con Trenitalia, fissando allo stesso tempo una data precisa entro la quale, se non dovesse giungere risposta, saremo costretti a recarci nella stazione di Bari e occupare i binari".

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