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Cronaca

Dal Tar assist ai comuni: ecotassa ingiusta se diminuisce il conferimento in discarica

Accolta la tesi dell'avvocato Luigi Quinto in rappresentanza di 51 amministrazioni del Salento. Per i giudici la premialità va riconosciuta anche senza i livelli programmati di differenziata. La legge regionale rimessa alla Corte Csotituzionale

LECCE – Dal Tar di Lecce alla Corte Costituzionale. La legge sull’ecotassa potrebbe costare alla Regione Puglia almeno 20 milioni di euro, a beneficio di 51 comuni della provincia di Lecce, a partire dal capoluogo e da quelli più popolosi come Nardò, Maglie, Casarano e Gallipoli.

I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato dall’avvocato Luigi Quinto contro l’esclusione dalla premialità prevista dalla legge (pari all’80 per cento del tributo) per quella amministrazioni locali che pur avendo ridotto la quantità di rifiuti conferiti in discarica, non hanno raggiunto gli obiettivi della raccolta differenziata.

Quello che invece rileva per la normativa nazionale, come sostenuto da Quinto, è che diminuisca il volume di rifiuto tal quale, indipendentemente dal fatto che il risultato sia ottenuto con la differenziata oppure con trattamenti specifici negli impianti. Di parere contrario la Regione Puglia, per i cui legali la riduzione del tributo può essere accordata solo in funzione della percentuale di differenziata raccolta di anno in anno.

Il Tar ha chiesto l’acquisizione dei dati ai centri che si occupano del trattamento dei rifiuti arrivando alla conclusione che solo un terzo del totale arriva in discarica. La legge regionale è stata dunque giudicata in contrasto con quella nazionale in particolare in materia di ambiente e fiscalità, che sono riservate alla competenza statale. Alcune amministrazioni comunali hanno già conferito al legale il mandato per il recupero delle somme.

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