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Cronaca Arnesano

Tar respinge ricorso di una società telefonica: antenna impattante, la Scia non basta

Con un’ordinanza emessa mercoledì scorso, la Terza sezione del Tribunale amministrativo ha dato ragione al Comune di Arnesano: date le dimensioni del ripetitore, alto 42 metri, per i giudici occorre un permesso a costruire

LECCE – Non un ripetitore come un altro, ma considerato una vera e prorpria infrastruttura date le sue dimensioni. Il Tar di Lecce respinge l’istanza di una compagnia telefonica e dà ragione al Comune di Arnesano: l’antenna di 42 metri non sarà realizzata con una semplice Segnalazione certificata di inizio attività.

Per la prima volta, il Tribunale amministrativo del capoluogo salentino stabilisce la necessità del permesso a costruire per opere di particolare impatto. Con un’ordinanza emessa mercoledì scorso, infatti, la Terza sezione del Tar ha respinto il ricorso presentato dalla società. Secondo quest’ultima era ormai decorso il termine dei 90 giorni dalla presentazione della Scia entro il quale il Comune poteva intervenire adottando dei provvedimenti.

 Invece i giudici hanno aderito alle tesi difensive presentate dal municipio arnesanese, difeso dall’avvocato Francesco Giuseppe Romano, e stabilito che l’infrastruttura necessita del permesso a costruire e non di una semplice Scia, dato le dimensioni ingombranti dell’antenna che ne fanno un’opera di “evidente impatto urbanistico ed edilizio”.

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