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Il dispositivo presto operativo

Il taser arriva a Lecce: dal 18 luglio in dotazione alle forze dell’ordine

L’arma ad impulsi elettrici, che è da tempo materia di dibattito e di contrapposizione, sarà a disposizione di carabinieri, polizia e finanza dopo un periodo di formazione. Esulta il Sap

LECCE – Si aggiunge anche Lecce tra le città italiane in cui sarà dato in dotazione alle forze dell’ordine il taser, dispositivo con funzione di stordimento, classificato in Italia a tutti gli effetti come arma. Polizia, carabinieri e finanzieri stanno affrontando dei corsi di formazione specifici per utilizzare lo strumento, noto anche come “pistola elettrica”, ricorrendo ad una scarica che impedisce il movimento del soggetto colpito. Ma ci sarebbe anche la data prevista per l’operatività del dispositivo ed è quella del prossimo 18 luglio.

L’utilizzo del taser è da tempo materia di discussione e dibattito, proprio perché si tratti di un’arma e per tutta una serie di episodi, soprattutto in luoghi come gli Stati Uniti d’America, dove lo strumento è di uso diffuso, che hanno mostrato non poche criticità (l’agenzia Reuters in un’indagine rivelerebbe circa mille decessi causati direttamente o indirettamente dall’utilizzo del dispositivo fino al 2017), e l’Onu, già nel 2007, si era spinto ad equiparare la pistola elettrica ad un oggetto di tortura. 

L’iniziativa per dare il taser in dotazione alle forze di polizia è oggetto da alcuni anni anche delle campagne dei sindacati interni: è il caso del Sap, il sindacato autonomo di polizia, da sempre in prima linea per questa battaglia, prima con Gianni Tonelli, segretario generale e ora parlamentare, poi con Stefano Paoloni, suo successore. Carlo Giannini, segretario provinciale, esulta per questo risultato: “Anche le resistenze di carattere ideologico – commenta - hanno ceduto di fronte alla bontà dell’iniziativa e grazie ai risultati positivi della sperimentazione della pistola ad impulsi elettrici, è entrata nel pieno la fase di distribuzione e di operatività del taser. Finalmente dopo un adeguato addestramento del personale di polizia, a breve sarà operativo nella città di Lecce. Questo strumento non letale ha già consentito di ridurre le aggressioni ed ha permesso ai poliziotti di svolgere al meglio ed in sicurezza il proprio servizio per la cittadinanza”.

“La pistola ad impulsi elettrici – ribadisce - è ormai in uso in quasi tutte le province italiane, da sud a nord, e sta dando i risultati che la sperimentazione aveva previsto, cioè far diminuire l’uso della forza. Infatti, sono veramente numerosi gli interventi con il taser, senza il quale gli operatori sarebbero stati costretti per legge ad utilizzare la forza e invece, nella maggior parte dei casi o la persona da fermare ha desistito oppure, laddove è stato necessario far ricorso all’uso dello strumento, non vi è stato alcun contatto fisico”.

Sotto il profilo normativo, in Italia, la legge, come detto, considera il taser un’arma propria, tanto che per esserne in possesso ed impiegarla serve un’apposita licenza. Nel 2018, l’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha varato un decreto poi convertito in legge che ne ha introdotto l'utilizzo in via sperimentale tra le forze nell’ordine in 12 grandi città; nel 2020, il secondo governo Conte ha approva l’uso del dispositivo come “arma di ordinanza” per le forze dell’ordine e, dopo, una parziale sospensione, anche il ministro Luciana Lamorgese ne ha disposto l’utilizzo in 18 città italiane da parte di tutte le forze dell'ordine.

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