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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Taurisano / Via Ada Negri

Spedizione punitiva con coltelli e mazze: due stranieri feriti, un arresto per tentato omidicio

Notte di follia a Taurisano, conclusa per ora con il fermo di Samuel Del Nilo, 31enne. Al vaglio la posizione di decine di altri giovani. L'irruzione in casa di rumeni dopo una disputa verbale davanti a un bar di piazza Fontana. Indagini della polizia ancora in corso

TAURISANO – Quando l’argine della prudenza è miseramente crollato, abbattuto forse anche dai  fumi dell’alcool che hanno tolto ogni filtro, ed il diverbio è diventato un fiume in piena di collera, dalla minaccia alla spedizione punitiva il passo è stato breve. A Taurisano e nel circondario non si dimenticherà facilmente questa notte di follia e ferocia allo stato puro.

Sullo sfondo, tensioni sociali che hanno presto assunto la deriva della xenofobia. Da un lato, giovani del posto; dall’altro, un gruppo di rumeni. E’ finita con mazze, coltelli, urla, sangue. Una sorta di scontro che potrebbe lontanamente riportare alla sequenza d’apertura di “Gangs of New York”, la battaglia di strada nei Five Points fra nativi e immigrati. Con la sostanziale differenza che dietro a tutto non c’era la macchina da presa di Martin Scorsese, ma vite reali. E che nessuno è passato dal reparto trucco. Niente effetti speciali, tutto sangue vero, quello versato da due stranieri, per uno dei quali, almeno nei primi momenti, s’è temuto pure il peggio.

Per ora c’è un arresto, per tentato omicidio. Gli agenti di polizia del commissariato di Taurisano hanno lavorato fino alle 2 del mattino per inchiodare alle sue (per ora presunte) responsabilità una loro vecchia conoscenza. Si tratta di Samuel Del Nilo, 31enne. Su di lui, dunque, si sono strette le manette ai polsi, ma l’indagine degli uomini diretti dal vicequestore aggiunto Salvatore Federico non è che all’inizio. Alla “missione”, infatti, avrebbero partecipato almeno una decina di persone. Più di qualcuno  ha sollevato i tacchi e battuto in ritirata quando nell’aria fredda della notte hanno iniziato a strillare le sirene delle volanti. Nelle prossime ore si cercherà quindi di fare meglio il punto della situazione.

Su Del Nilo, però, si sono subito concentrate le attenzioni, per via di molti indizi. Sarebbe stato, infatti, riconosciuto e additato da alcuni fra i presenti. Soprattutto, è probabilmente lui il giovane che ha sferrato una coltellata in testa a un rumeno di 27 anni, Sebastian Alexa, il quale ha riportato un profondo taglio. In un primo momento l'aggredito avrebbe anche perso i sensi, tanto da mettere in forte apprensione i sanitari.

Una volta condotto in ospedale, al “Ferrari” di Casarano, è stato poi giudicato guaribile in venticinque giorni, salvo complicazioni. Meno gravi le condizioni di un altro straniero, di 20 anni, Andreai Garoafa. Ha subito colpi con una mazza da baseball. Anche per lui è stato necessario il trasporto in ospedale. Ne avrà per circa 25  giorni.    

Per capire cosa sia successo, occorre però fare un passo indietro nel tempo e andare alle 19,30 circa, quando in piazza Fontana, nei pressi di un bar, è iniziata una discussione fra tre giovani rumeni e altrettanti ragazzi del posto. Come e perché sia partita la disputa è ancora da chiarire nei dettagli, sta di fatto che la contesa, ad un certo punto, si sarebbe fatta molto accesa, e qualcuno dei ragazzi locali, stando alle prime ricostruzioni degli investigatori, avrebbe anche accusato gli stranieri di non essere proprio dediti al lavoro e di vivere di espedienti. Facile immaginare le scintille, alle quali sarebbero seguite anche minacce che la questione non sarebbe finita lì. E così è stato.

Quando i rumeni hanno abbandonato la scena, i giovani del posto devono aver preso molto seriamente la questione. E’ plausibile quindi che abbiano richiamato l’attenzione di qualche amico, fino a mettere in piedi un drappello piuttosto corposo di “volontari”, per poi dirigersi verso l’abitazione degli stranieri, in via Ada Negri, alla periferia del paese. Sapevano perfettamente dove trovare chi cercavano.

Qui, infatti, in uno stabile composto da diverse stanze, risiedono due dei tre rumeni coinvolti nella disputa, oltre ad altre persone ignare di tutto, che condividono l’immobile. Un gruppo misto, fra chi ha un'occupazione e chi si arrabatta a campare, tirando alla giornata.

Immagine-174-41La scena deve essere stata cruenta. Prima l’irruzione, improvvisa, forse inaspettata, almeno a così breve distanza dalla lite. Poi la rissa, in cui i destinatari dell’avviso si sono ritrovati evidentemente impreparati. Con il capannello di taurisanesi, oltretutto, che sapeva bene chi andare a cercare, perché a farne le spese sono stati proprio il 20enne e il 27enne con cui avevano avuto lo scontro verbale in piazza Fontana. Un altro ragazzo rumeno, che abita altrove, e che a sua volta si era ritrovato davanti al bar nelle prime ore della sera, ha poi raggiunto il luogo della feroce aggressione solo in un secondo momento.

Il trambusto provocato dall’assalto ha però fatto scattare sul posto anche le volanti di polizia e i sanitari del 118. E agenti e soccorritori si sono ritrovati immersi in una situazione complessa e delicata. Con due feriti, uno dei quali in gravi condizioni, che dovranno essere ascoltati nuovamente nelle prossime ore per fare ulteriore luce sull’accaduto. Nell’immediato, è stato possibile addebitare le responsabilità maggiori solo a Del Nilo. Ma è chiaro che la posizione di diverse persone sarà vagliata più attentamente a giorno fatto. 

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