rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Taviano

Intervento di routine, ma muore dopo otto giorni. Eseguita l’autopsia

Su disposizione della procura eseguito l’esame autoptico sul corpo di Pasquale Rainò deceduto ad inizio ottobre ad una settimana dall’operazione chirurgica alla vescica. La denuncia della famiglia

TAVIANO - Sarà l’esito dell’autopsia, eseguita nelle scorse ore, a fare chiarezza sulla morte di Pasquale Rainò, il pensionato 73enne di Taviano, deceduto ad inizio di ottobre dopo otto giorni dall’operazione chirurgica subita presso l’ospedale di Tricase. Un intervento urologico che doveva essere di routine e che inizialmente non aveva destato particolari criticità post-operatorie, ma che alla fine ha portato al peggioramento del quadro clinico e al decesso del paziente.

A seguito della denuncia dei familiari la procura di Lecce ha quindi disposto l’autopsia per accertare le cause della morte di Rainò e il magistrato inquirente, Alberto Santacatterina, ha affidato l’accertamento ai propri consulenti tecnici, i medici legali Alberto Tortorella e Girolamo Portaccio, mentre per i familiari, assistiti da Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato in malasanità, era presente Alessandro Bocchini in qualità di consulente medico di parte. Gli esiti dell’esame autoptico saranno resi noti entro 60 giorni.

La vicenda ha evidenziato numerose perplessità. Il pensionato tavianese era stato ricoverato, e sottoposto il 23 settembre a un intervento per problemi di incontinenza. Operazione di routine che sembrava anche ben riuscita, tanto che la sera stessa il 73nne aveva chiamato lui stesso i familiari, impossibilitati a vederlo a causa dei protocolli sanitari imposti dall’emergenza sanitaria, rassicurandoli di stare bene. Il decorso sembrava quindi volgere nella normalità.

Anche nei giorni successivi sono seguite numerose chiamate, tutte rassicuranti, Tra Rainò e i suoi familiari. Il tutto fino a quando il personale dell’ospedale ha contattato i familiari, comunicando purtroppo l’improvviso aggravarsi delle condizioni di salute del proprio congiunto. Condizioni che sono via via peggiorate tanto da costringere i medici a disporre il ricovero nel reparto di rianimazione.

Il 1° ottobre, poi, è giunta una nuova chiamata che ha informato i familiari che nella notte le condizioni dell’uomo si erano ulteriormente aggravate, tanto da rendere necessaria anche una procedura di rianimazione tramite defibrillatore. Poco dopo, l’ultima telefonata nella quale, purtroppo, è stato comunicato il decesso. “Attendiamo i risultati dell’autopsia per fare chiarezza su quanto accaduto” sottolineano Giacomo Corvino e Luciana Leone, responsabili della sede Giesse di Francavilla Fontana che seguono il caso “i familiari del signor Rainò, entrato in ospedale per una semplice operazione di routine, non l’hanno più potuto riabbracciare e chiedono ora, a gran voce, che sia fatta piena chiarezza su quanto accaduto”.

Espletate le procedure relative all’autopsia l’autorità giudiziaria ha disposto la restituzione del corpo di Pasquale Rainò  alla famiglia. I funerali si terranno questo pomeriggio presso la chiesa Beata Vergine Maria Addolorata di Taviano.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Intervento di routine, ma muore dopo otto giorni. Eseguita l’autopsia

LeccePrima è in caricamento