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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Tavolo istituzionale in Provincia, Adelchi assente

I rappresentanti del gruppo hanno inviato un fax in cui promettono, a breve, lo sblocco delle pratiche per il pagamento della cassaintegrazione. I lavoratori: "Siamo di fronte l'ennesima farsa"

LECCE - Nessun rappresentante delle sei aziende che fanno capo alla holding Adelchi si è presentato all'incontro fissato in mattinata presso la Provincia di Lecce, per chiarire la posizione dell'azienda rispetto al mancato pagamento della cassaintegrazione di marzo per i propri lavoratori.

Gli uffici amministrativi del gruppo risultano infatti chiusi da oltre due settimane per "motivi personali" e l'assenza degli impiegati, soprattutto dopo le dimissioni del responsabile delle risorse umane, Ippazio Prete, ha impedito ai 770 lavoratori del gruppo di compilare i moduli da inviare all'Inps per ricevere il consueto assegno mensile.

Il gruppo Adelchi si è limitato ad inviare un fax in cui comunicava la propria volontà di individuare, in settimana, una nuova figura professionale addetta al disbrigo delle pratiche, impegnandosi a mandare comunque i flussi necessari all´Inps entro il 10 di Aprile.

Una conclusione "soddisfacente" per il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, che d'accordo con le parti sociali, ha ritenuto inutile l'intervento del Prefetto di Lecce, Mario Tafaro, nella questione.

Di tono decisamente opposto, la reazione degli operai che dubitano della validità "di una dichiarazione di intenti inviata su carta, che potrebbe essere facilmente disattesa, come già avvenuto per la maggior parte degli impegni presi da parte dell´azienda nel corso del tempo".

"Gli impegni presi a Palazzo Adorno, non più di due giorni fa, erano chiari e prevedevano invece un verbale di "mancato incontro" nel caso di assenza della parte datoriale, verbale che sarebbe stato consegnato al Prefetto, durante l´audizione già fissata per le 12 di oggi.

Nulla di tutto ciò è avvenuto nonostante l´azienda non si sia presentata. - si legge in una nota polemica inviata dal comitato "Michele Frascaro" - Pare sia diventata prassi usuale da parte di tutti, comunicare le proprie intenzioni e posizioni attraverso fax, mail o lettere. Crediamo invece che la presenza dell´azienda, come la presenza di altri soggetti che ultimamente ritengono adeguato inviare solo delle missive, sia necessaria e dovrebbe essere "condicio sine qua non" per lo svolgimento di un tavolo istituzionale".

"Contestiamo pertanto lo svolgimento di questo tavolo e auspichiamo che l´azienda rispetti, almeno in questo caso, gli impegni per evitare di doverci porre nella condizione di dire, anche questa volta, "noi ve lo avevamo detto -concludono i lavoratori - e soprattutto speriamo che da parte di tutti ci sia la volontà a non creare ulteriori disagi economici a persone che già stentano a sopravvivere di cassa integrazione." Sussidio regionale che, è bene ricordarlo, scadrà tra soli tre mesi senza nessuna garanzia di un ulteriore rinnovo.

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