Tentano di bruciare un'auto di notte In fiamme anche rimorchio di frutta

LECCE – Il rogo ha provocato questa volta danni contenuti, ma non c’è dubbio sulla sua origine: è doloso, e questo si evince chiaramente dal fatto che le fiamme si siano sprigionate sulla cappotta dell’auto, con tracce di liquido peraltro rintracciate nel momento in cui s’è svolto un sopralluogo. Resta il mistero sul movente, anche se spesso i roghi alle auto, fenomeno molto diffuso proprio in provincia di Lecce, non nascondono molto di più di dissidi di natura personale, magari tra vicini, per futili motivi.

Tant’è: nella notte s’è creata una certa apprensione in via Ofanto, nel rione Santa Rosa. Intorno all’una, le fiamme si sono sprigionate su una Suzuki Santana di proprietà di una donna. E’ stato il marito a spegnere le fiamme prima ancora che arrivassero i vigili del fuoco, nel frattempo già avvisati. Per una verifica sono poi arrivati gli agenti di polizia delle volanti. Hanno ascoltato la coppia (l’uomo è disoccupato), ma non è chiaro quale possa essere stato il motivo che ha spinto mani che restano dunque ancora ignote a quel gesto distruttivo e che solo la prontezza dei riflessi delle vittime non ha  provocato danni ancor peggiori. 

Un altro episodio risale invece a un periodo compreso fra sabato e domenica. In questo caso, avvenuto a Chiesanuova, frazione di Sannicola. Ad andare a fuoco è stato il rimorchio di un camion che conteneva frutta e verdura di proprietà di un agricoltore. Il mezzo era parcheggiato in una zona di campagna.

Il rogo potrebbe essere stato di natura accidentale, dovuto, cioè, a qualche malfunzionamento dell'impianto elettrico per la refrigerazione, che potrebbe quindi aver subito un cortocircuito. I carabinieri della compagnia di Gallipoli hanno appreso del fatto soltanto nella serata di ieri ed hanno svolto un sopralluogo con i vigili del fuoco. Ingente il danno provocato.