Tentano di sradicare bancomat, banda dell'Audi via a mani vuote
Almeno cinque i malviventi che hanno cercato di divellere nella notte lo sportello della BancApulia con un flessibile. Scattato l'allarme, sono fuggiti a bordo di due veicoli, abbandonando un furgone rubato poco prima a Soleto
CAVALLINO – Un flessibile, quattro o cinque persone a lavorare di buona lena quando ancora non era sorta l'alba, un allarme risuonato in mezzo alla tormenta che nelle stesse ore stava devastando il Salento, fra pioggia e grandine, e la fuga, a bordo di due auto, abbandonando un furgone. Il bancomat della BancApulia di via Miglietta, a Cavallino, tutto sommato, ha retto ad un attacco determinato e in grande stile. I malviventi si fanno sempre più sfrontati, ma non sempre la ciambella riesce col buco.
A chi appartenessero le sagome delle persone in questione, non è ancora chiaro, e ci stanno lavorando i carabinieri della stazione di Cavallino e del nucleo radiomobile di Lecce. Gli investigatori stanno visionando i fotogrammi delle videocamere di sorveglianza, in cerca di particolari utili alle indagini. E di dettagli ne hanno individuati diversi. L’aspetto confortante, se così si può dire, è che i malviventi sono dovuti scappare a mani vuote. Resta il danno all’infrastruttura, comunque piuttosto lieve, e che ha resistito il tempo necessario perché arrivassero sul posto le forze dell’ordine. Questa mattina, sebbene l'odore di bruciato fosse ancora piuttosto forte e fosse visibile anche qualche parte annerita, il bancomat funzionava regolarmente. Il tentativo di scardinarlo, evidentemente, è stato solo abbozzato.
A quel punto, la fuga, a bordo di due Audi, modello Tt e A6 o A4 (in questo secondo caso, le immagini non fugano i dubbi). Non è facile dire se siano sempre gli stessi malviventi che provengono dal barese, e che usano per le loro scorrerie auto della casa automobilistica tedesca, spesso rubate, e prescelte evidentemente perché spaziose e veloci, in grado di tenere testa, nei frequenti inseguimenti con carabinieri e polizia. Fino ad oggi, infatti, nel mirino, erano finite soprattutto abitazioni private, e questo nuovo obiettivo potrebbe lasciar presagire o un cambio di tattica, quasi una sfida, puntando più in alto, o che esistono diverse bande specializzate in “settori” diversi.
L’unica certezza, è che nella zona i casi di furto segnalati nelle ultime ore non sono pochi. Solo la notte precedente, due colpi ai danni di altrettanti bar, erano stati sventati dagli istituti di vigilanza privati, sempre a Cavallino e nella vicina Calimera. Un altro segnale inquietante e da non sottovalutare, che obbliga le forze dell'ordine a mantenere sempre alta l'attenzione.