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Cronaca Nardò

Tentata estorsione a un negoziante e tentato omicidio del protettore, ridotte le condanne

Si è concluso con pene più leggere e con due assoluzioni il processo d’appello scaturito dall’inchiesta che fece luce sul ferimento con un colpo di pistola di Gianni Calignano

NARDO' - Sono state ridotte in appello le condanne emesse nel processo sulla tentata estorsione nei riguardi di un commerciante di Nardò e sull’agguato a colpi di pistola nei riguardi di Gianni Calignano che si intromise nella vicenda per proteggere la vittima.

Da 17 anni e 3 mesi è scesa a 15 anni e 3 mesi la pena inflitta a Francesco Russo, 66 anni, di Nardò; da 6 anni a 4 e mezzo e 4.500 euro di multa per Angelo Caci, 49 anni detto “Zio Angelo”, originario di Gela, ma residente a Novara.

Alleggerite le condanne anche per Rocco Falsaperla, 46enne di Gallarate (nei cui riguardi è stata disposta anche la revoca della misura cautelare perché venute meno le esigenze cautelari in rapporto all’entità della pena), e per Giampiero Russo, 29 anni, (per il quale è stata disposta la liberazione) diventate di 3 anni di reclusione, più 3mila euro di multa.

Verdetto di assoluzione è stato emesso per Giuseppe Calignano, 29enne, di Nardò “per non aver commesso il fatto” e per Evilys Pimentel Roque (“perché il fatto non sussiste”), 46enne di origini cubane, ma residente a Villa Convento, condannata a 2 anni e 2 mesi in primo grado per favoreggiamento.

Le motivazioni saranno depositate entro novanta giorni.

Gli imputati erano difesi dagli avvocati Giuseppe Corleto, Luigi Corvaglia, Marcello Risi, Stefano Pati e Alberto Paperi.

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