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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Via San Cesario

Tentano di rubare scarpe e cavi. I furti sfumano e i ladri fuggono

Malviventi hanno provato per la seconda volta a svaligiare un negozio leccese di calzature, ma l'allarme li ha messi in fuga. Sulla via per Torre Chianca, ignoti hanno tagliato i pali Telecom. A Squinzano, bloccato a rubare olive

LECCE - A distanza di circa due settimane, i ladri si sono ripresentati nuovamente nel parcheggio del negozio "Step by step", di via San Cesario, a Lecce.

Alcuni malviventi, nella serata di domenica, hanno infatti sfondato parte del muro posteriore dell'attività, specializzata nella rivendita di calzature e accessori in pelletteria. Una volta all'interno, però, si è attivato l'antifurto, mettendo in fuga la banda, dileguatasi a mani vuote. Lo scorso 11 gennaio, ignoti avevano tentato un altro colpo ai danni della stessa struttura, manomettendo la serratura della porta di ingresso e i sensori interni dell'allarme. Anche in quell'occasione il piano era sfumato.

Alcune ore dopo, inoltre, intorno alle 2,30, le guardie giurate dell'istituto privato "Consorzio Vigilanza", hanno notato alcuni strani movimenti in una traversa della via provinciale che congiunge il capoluogo salentino a Torre Chianca.

Allertati gli agenti di polizia stradale, poi giunti sul posto, la sorpresa: almeno un paio di pali della Telecom erano stati tagliati, per asportarne i relativi cavi. Tutto il materiale, già divelto, accatastata e pronto per essere portato via, era circondato da alcuni arnesi utilizzati per recidere i fili, tra i quali  alcune grosse cesoie. 

Nelle campagne, invece, un 20enne di San Pietro Vernotico è stato bloccato da alcuni vigilanti della Velialpol, perché sospettato di rubare olive in campagna. Il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio. Durante un servizio di vigilanza campestre, nella zona di Squinzano, le guardie giurate hanno scoperto il giovane a caricare olive da un fondo dell’azienda agricola “Zaccaria”. Chiamati i carabinieri, il ragazzo è stato condotto presso la caserma dei militari. L’auto, una Fiat 600 nuovo modello, è finita sotto sequestro, perché priva di contrassegno assicurativo. Le olive sono invece state riconsegnate al proprietario, che dovrà decidere se presentare querela.   

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