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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Zollino

“Timbra il badge ma poi va a lavorare altrove”: a processo un veterinario della Asl

Per l’accusa, un medico 60enne di Zollino si sarebbe allontanato dal posto di lavoro percependo comunque compensi. Il danno accertato dagli inquirenti nei riguardi dell’azienda sanitaria è di oltre ventimila euro

ZOLLINO - Si aprirà il 1° febbraio il processo a un veterinario dell’Azienda sanitaria locale di Lecce, accusato di essersi allontanato dal posto di lavoro per svolgere altre mansioni, percependo così compensi non dovuti quantificati nella somma di oltre ventimila euro.

Si tratta di Donato Pantaleo Tundo, sessantenne residente a Zollino, per il quale la giudice per l’udienza preliminare Laura Liguori ha disposto il rinvio a giudizio, sollecitato dal pubblico ministero Francesca Miglietta.

Secondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza della compagnia di Otranto, il professionista avrebbe attestato falsamente la propria presenza nel distretto sociosanitario di Martano, dove lavorava, timbrando il badge in entrata per poi allontanarsi con l’autovettura e ritornare dopo molte ore per timbrare l’orario di fine servizio.

Attraverso una serie di appostamenti e attività di osservazione e pedinamento, i militari avrebbero accertato numerose violazioni commesse ai danni della Asl, tutte le mattine, a partire dal mese di gennaio del 2015 al novembre del 2018. In particolare, il medico si sarebbe assentato per raggiungere la sede dell’azienda di trasporti gestita dal cognato, dove avrebbe svolto un altro tipo di lavoro, in altre circostanze per andare al bar e a fare la spesa.

Stando agli accertamenti svolti da investigatori e inquirenti, Tundo sarebbe stato quindi retribuito senza averne diritto per un importo complessivo di 21mila 657 euro.

Queste le accuse, assenteismo e truffa, finite nel fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura che l’imputato potrà respingere nel processo che si celebrerà dinanzi alla giudice della seconda sezione penale del tribunale di Lecce Valeria Fedele e nel quale sarà difeso dagli avvocati Giuseppe e Michele Bonsegna.

Durante l’udienza preliminare, la giudice Liguori ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile avanzata dall’azienda sanitaria, attraverso l’avvocato Alfredo Cacciapaglia.

A tutela dell’immagine della categoria, è intervenuto il presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Lecce Sergio Caporaletti: “Effettuate le dovute verifiche smentisco che Tundo sia veterinario iscritto ad alcun Ordine italiano”. Secondo il presidente, la qualifica corretta, invece di quella riportata nelle carte dell’inchiesta, potrebbe essere di tecnico alla prevenzione presso il servizio di veterinaria.

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