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Cronaca Cannole

"Torcito giardino del Salento? Ma qui è solo degrado"

Sit-in questa mattina del gruppo di minoranza al Comune di Cannole nella Masseria Torcito. I consiglieri hanno denunciato lo stato di abbandono della struttura di proprietà della Provincia di Lecce

Il presidente della Provincia di Lecce Giovanni Pellegrino l'ha definito il parco-giardino del Salento. Parliamo dell'area che racchiude la Masseria Torcito, a Cannole, di proprietà dell'ente provinciale e la cui ristrutturazione è costata all'epoca circa 5miliardi delle vecchie lire. Oggi, quel luogo, che ad agosto dovrebbe ospitare anche una serie di manifestazioni di spettacolo legate ai festival sponsorizzati dalla Provincia, versa in condizioni di degrado. L'Ente, dal canto suo, avrebbe già provveduto a destinare un somma per la pulizia del luogo, ma al momento tutto è ancora fermo.

La denuncia sullo stato di abbandono della masseria fortificata risalente all'inizio del XVI sec, arriva dal gruppo di minoranza al Comune di Cannole, Antonio Costantini, presidente anche del circolo locale della Margherita, che questa mattina, di buon ora, si è recato insieme con gli altri consiglieri sul posto dopo aver convocato televisioni e stampa. "Come potete vedere - dice rivolgendosi ai cronisti - la masseria Torcito versa nel degrado. Erbacce dappertutto, con i percorsi e i vilaetti in completo stato di abbandono. L'altro giorno un turista mi ha chiesto come mai un posto come questo si trovasse in queste condizioni ed io non solo non ho saputo cosa rispondere. Non nascondo che mi sono vergognato di essere un cittadino di Cannole".

"Qui la responsabilità - aggiunge - non è solo degli amministratori di maggioranza del Comune ma evidentemente anche della Provincia di Lecce, che quando c'è da fare discorsi sul Salento e il turismo non risparmia certo le parole. Proprio il presidente Pellegrino ha definito quest'area il parco-giardino del Salento, ma come si fa a dire certe cose quando lo stato di degrado della masseria è sotto gli occhi di tutti. Non solo - si chiede Costantini - ma se a breve questo parco-giardino dovrà ospitare manifestazioni culturali e di spettacolo, come è possibile immaginare che in quest'area si possano svolgere gli appuntamenti in cartellone?"

La Masseria di Torcito - si legge nei cenni storici sul sito internet del Comune di Cannole, ritratta in una foto in tutto il suo splendore - è situata a pochi chilometri dal mare, ed era fortemente esposta al pericolo di attacco turco, ma nello stesso tempo costituiva un buon punto di avvistamento. Molto probabilmente è proprio in questo periodo che la Masseria di Torcito, da semplice abitazione di massari, si trasforma in masseria fortificata. Vengono, infatti, costruite o rialzate le mura di cinta e viene edificato il primo piano, accessibile tramite una scala a pioli da una botola posta sul soffitto del piano terra. In caso di imminente pericolo, questo sistema consentiva, ritraendo la scala, di isolarsi al piano superiore. Qui un camino serviva a riscaldare alcuni liquidi (acqua, olio) che, bollenti, venivano gettati a terra dai piombatoi, costruiti sul parapetto del terrazzo. Cessato il pericolo di attacco e di incursioni nemiche, la Masseria subì numerose modifiche. Innanzitutto furono costruite le scale esterne che rendevano più facile l'accesso al piano superiore. Sul lato sud dell'edificio furono addossate nuove strutture: il fienile, la stalla, il forno ed altri locali adibiti a ricovero di animali e pastori furono eretti intorno alla Masseria. Fu costruita anche una chiesetta dedicata a San Vito.

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