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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Otranto

Tornano gli sbarchi sulle coste, rintracciato un motoscafo alle Orte

I profughi avvistati verso le 7,30 del mattino da un peschereccio in transito che ha avvisato la guardia costiera. Avviate le operazioni di rintraccio, via mare e per terra. E' il terzo episodio accertato dall'inizio dell'anno

 

OTRANTO – Sono arrivati a bordo di un vecchio motoscafo lungo 6 metri, con due motori da 200 cavalli, dopo una traversata iniziata probabilmente in qualche porto turco o greco. Una decina di extracomunitari, sedicenti algerini, hanno raggiunto la costa del Salento, nel tratto delle Orte, in territorio comunale di Otranto.

L’imbarcazione, diretta verso terra, in un punto caratterizzato da alte scogliere in mezzo alle quale s'insinuano diverse calette, è stata però avvistata da un peschereccio, intorno alle 7,30 del mattino. Il personale ha subito lanciato l’allarme verso la capitaneria di porto e, da Otranto, l’ufficio circondariale ha inviato una motovedetta della guardia costiera, per perlustrare lo specchio d’acqua e verificare che non vi fossero naufraghi, smistando nello stesso tempo militari lungo la costa, a bordo di pattuglie.

I miganti, una volta sbarcati, si sono divisi in gruppetti, come di solito avviene in questi casi. Quattro di loro sono stati rintracciati dalla guardia costiera e condotti presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello”, dopo aver avvisato il personale della “Misericordia” che ha agit con la Croce rossa per i primi soccorsi. Stando agli interrogatori (i migranti parlano arabo e francese), si tratterebbe di algerini, anche se in un primo momento  alcuni di loro avevano detto di provenire dal Marocco. Nessuno è comunque in possesso di documenti. Stando sempre alle loro dichiarazioni, ne mancherebbero all'appello almeno altri sei, ancora ricercati. Nel frattempo, uno degli uomini rintracciati è stato condotto presso l'ospedale di Scorrano, per farsi medicare ad una caviglia, dopo una botta rimediata durante le concitate fasi dello sbarco. E' stato riaccompagnato in tarda mattinata nel centro.

E' stato proprio il peschereccio ad avviare il traino del motoscafo per un tratto di mare, lasciando poi quest’incombenza alla guardia di finanza, nel momento in cui è scattato il dispositivo di rintraccio, che coinvolge le varie forze dell’ordine salentine. L’imbarcazione che ha affrontato la traversata è stata condotta nel porto otrantino. Carabinieri, finanzieri e agenti di polizia del commissariato hanno coadiuvando nelle operazioni. I migranti saranno smistati nelle prossime ore in un centro Cara del barese, per essere poi rimpatriati, non sussistendo i requisiti per chiedere l'asilo politico.

Si tratta del terzo sbarco accertato dall’inizio dell’anno (non tenendo conto, ovviamente, della recente operazione antidroga, che ha permesso di scovare 5 quintali di marijuana e arrestare due presunti basisti albanesi, nel Capo di Leuca); sintomo di una tendenza finora forse in calo, rispetto allo scorso anno, ma che non per questo deve condurre a una sottovalutazione del problema, specie ora che stanno migliorando le condizioni meteorologiche. Lo sanno bene tutte le forze in campo, tant’è vero che, per ironia della sorte, proprio sabato la capitaneria di porto di Otranto ha messo in campo ha messo in atto un’imponente esercitazione insieme con le associazioni di protezione civile del territorio. Quasi un presagio che gli sbarchi stavano per ricominciare.

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