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Cronaca Taurisano

Tornano in libertà i tre imprenditori arrestati per la produzione di calze contraffatte

Sono tornate in libertà le tre persone arrestate nel corso di una serie di verifiche ad aziende operanti nel settore del tessile da parte della guardia di finanza di Casarano e Casarano. A disporre la liberazione, all’esito dell’udienza di convalida dell’arresto, il giudice Cinzia Vergine, che si è riservata sull’applicazione della misura interdittiva

LECCE – Sono tornate in libertà le tre persone arrestate nel corso di una serie di verifiche ad aziende operanti nel settore del tessile da parte della guardia di finanza di Casarano e Casarano. Ai domiciliari erano finiti Antonio Baldari, 61 anni, di Sannicola assistito dall’avvocato Massimiliano Petrachi; Antonio De Giovanni di Alessano, assistito dall’avvocato Massimo Vasquez e Luigi Preite di Taurisano, assistito dall’avvocato Pasquale Rocco Scorrano. I reati contestati sono contraffazione di marchi e ricettazione. A disporre la liberazione, all’esito dell’udienza di convalida dell’arresto, il giudice Cinzia Vergine, che si è riservata sull’applicazione della misura interdittiva.

Nel corso dell’operazione sono state sequestrate due aziende (una a Taurisano e una ad Alessano) in cui si producevano calze con marchi contraffatti. Ingente il materiale sottoposto a sequestro: macchinari, etichette di due note aziende produttrici di calze, floppy disk, calze, codici a barre e prodotti per il confezionamento.

Il fermo era avvenuto in flagranza di reato, dopo che le fiamme gialle hanno sorpreso uno degli arrestati mentre scaricava dalla propria autovettura uno scatolo contenente marchi contraffatti. Migliaia le etichette false rinvenute dai finanzieri, una vera e propria centrale della contraffazione, specializzata nella produzione di calze.

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