Torre Chianca, esplosi cinque colpi di pistola contro l'auto di famiglia rom

TORRE CHIANCA – Chiunque sia stato, la notte scorsa, a improvvisarsi pistolero e a svuotare il caricatore di un’arma da fuoco contro un’autovettura posteggiata nel centro abitato di Torre Chianca, non si aspettava certo che la polizia sarebbe arrivata dopo pochi minuti, rischiando forse quindi anche di incrociarla. E questo perché, anche in inverno, c’è qualcuno che risiede nella marina.

E’ stata una donna, infatti, messa in allarme da quegli spari uditi in modo nitido nel silenzio tombale, in questa stagione rotto soltanto dal fruscio delle onde, a comporre il 113, poco prima di mezzanotte. Era in casa, non ha visto nulla. Né si è accorta di movimenti sospetti. Ha soltanto udito i colpi d’arma.   

Resta ancora il mistero sul movente e nelle prossime ore gli investigatori cercheranno di fare maggiore chiarezza. Per il momento sono poche le informazioni raggranellate sul caso. Cinque i colpi di pistola, esplosi probabilmente da distanza ravvicinata, contro il paraurti posteriore di una vecchia Seat Vario. Chi ha agito forse si trovava a bordo di un mezzo fermatosi i pochi istanti necessari per premere sul grilletto, puntando la canna verso il basso.

L’autovettura colpita è in uso a una famiglia rom che risiede in zona. Era parcheggiata in via dell’Aquilone, una parallela di via Alba Adriatica, il lungomare della località marittima che rientra nel demanio del capoluogo. La donna che ha segnalato le pistolettate abita a sua volta nelle vicinanze.

Due volanti di polizia hanno raggiunto la zona e quando gli agenti hanno scoperto, dopo una breve perlustrazione delle varie stradine, dove fossero state indirizzare le pistolettate, hanno subito convocato i colleghi della scientifica per i rilievi. Il proprietario della Seat, ascoltato sommariamente nell’immediatezza dei fatti, non ha saputo fornire spiegazioni sul motivo di quella che appare una vera e propria intimidazione.