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Cronaca

Tradito dal richiamo del mare, lo arrestano in vacanza a Torre Rinalda

Salvatore Vincenzo Giovane, 62enne di Castrignano de' Greci, si era rifugiato in Germania subito dopo che era diventata definitiva la sentenza per ricettazione. E per cinque anni di lui si sono perse le tracce. Ma i carabinieri l'hanno scovato in vacanza vicino Lecce

TORRE RINALDA – Galeotto fu il mare Adriatico. Salvatore Vincenzo Giovane, 62enne di Castrignano de’ Greci, non ha saputo resistere a un tuffo nelle acque di Torre Rinalda. Il problema, per lui, è che subito dopo l’hanno pescato i carabinieri della stazione di Martano.

Di sicuro lui non aveva voglia di trascorrere al fresco del penitenziario di Borgo San Nicola queste torride giornate di luglio. Ma i militari dipendenti dalla compagnia di Maglie, dal canto loro, non volevano certo lasciarsi sfuggire l’occasione di trascinarlo in cella, e acquisite informazioni sui suoi spostamenti, alla fine hanno scoperto che nella marina a nord di Lecce aveva preso in affitto una casa per le ferie estive.

Sapevano bene, ovviamente, che doveva espirare una pena a un anno e quattro mesi per ricettazione. I fatti sono lontani nel tempo, risalgono al 2000. La condanna è diventata esecutiva un po’ più di recente, sul calare del 2009. Ma da allora di lui si erano perse le tracce. E agli inquirenti non piace quando qualcuno si sottrae alla cattura, qualsiasi sia il reato.  

giovane salvatore vincenzo-2Giovane aveva quindi un ordine d’esecuzione pendente mai eseguito fino a ieri. Era riuscito a sottrarsi con un escamotage: si era rifiguiato in Germania, dove sarebbe stato difficile trovarlo, ma soprattutto, impossibile contestargli qualcosa. Vista l’entità della pena, non sarebbe mai stato emesso un mandato d’arresto europeo. 

Giovane, con vecchi precedenti per reati contro l’amministrazione della giustizia e contro il patrimonio, non ha però evidentemente potuto sciogliere in modo definitivo il legame con il Salento. Il richiamo della terra (anzi, questa volta della sabbia) l’ha tradito. E accollandosi un rischio grosso, con i familiari s’è recato nella marina di Lecce, all’ombra dell’antica torre costiera diroccata.

Nella tarda serata di ieri, dopo alcuni servizi d’osservazione, i militari martanesi, ormai certi dell’identità dell’uomo, sono però sbucati all'improvviso con il vecchio ordine pendente in mano. La carta magari nel tempo sarà ingiallita, ma l'esecuzione è sempre valida. E per lui le vacanze sono finite nel peggiore dei modi.

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