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Cronaca

Traffico illecito di rifiuti, uno degli indagati: “Non sapevo fossero pericolosi”

Revocati i domiciliari per Claudio Lo Deserto, il 74enne di Surbo accusato di aver di aver fatto del gruppo smantellato lo scorso maggio con l’operazione “All Black”

LECCE - E’ tornato in libertà Claudio Lo Deserto, il 74enne di Surbo accusato di aver di aver fatto del gruppo smantellato con l’operazione “All Black” che ha portato allo scoperto un traffico illecito di rifiuti dalla “terra dei fuochi” al Salento: 600 tonnellate di spazzatura sarebbero state stoccate tra Lecce, Surbo e nel tarantino per poi essere bruciate o interrate.

Lui, in particolare, secondo l’accusa, si sarebbe occupato di ricercare, selezionare e sistemare i siti per l’attività illecita, sovraintendendo anche alle operazioni materiali di sversamento ed abbandono. Ma, Lodeserto ha dichiarato di essersi limitato a cercare soltanto i luoghi per lo stoccaggio di scarti che pensava non fossero pericolosi. Lo ha fatto durante l’interrogatorio, ottenuto dopo aver ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini, col pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Lecce Milto Stefano De Nozza che ha poi dato parere favorevole all’istanza di scarcerazione (avanzata attraverso gli avvocati difensori Massimo Zecca e Gabriele Valentini). A restituirgli la libertà, è stato il giudice Alcide Maritati che ha ritenuto attenuate le esigenze cautelari.

Pur essendo destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita lo scorso maggio, Lo Deserto si trovava ai domiciliari perché, stando alla perizia disposta dallo stesso gip, le sue condizioni di salute non sarebbero state compatibili con il regime carcerario.

Nei giorni scorsi, ha ottenuto la revoca della misura (dal carcere ai domiciliari) anche Luca Grassi, 48 anni, di Surbo, (assistito dall’avvocato Salvatore Rollo), proprietario del terreno di pertinenza della Masseria Fasani dove finiva parte della spazzatura e che, durante l’interrogatorio di garanzia, ammise di aver agito in quel modo per bisogno di soldi, trovandosi in quel periodo ai domiciliari.

Tra i salentini coinvolti nell’inchiesta che conta in tutto 44 persone indagate residenti in diverse città di Italia, più la società campana N.d.n. Ecorecuperi srl, ci sono anche Palmiro Mazzotta, 74 anni, di Surbo (in carcere nell’ambito dello stesso procedimento), e l’autista Valerio Marra, 58 anni, di Alessano.

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