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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Tragedia domestica: due colpi di pistola, muoiono padre e figlia

L'omicidio-suicidio è avvenuto a Leporano, in provincia di Taranto, la città originaria di Rossana Fanelli, 30enne. Aveva studiato e lavorato a Lecce. Forse ha scoperto il padre nell'atto di uccidersi ed ha cercato di disarmarlo

 

LEPORANO (Taranto) – Tragedia, questa mattina, a Leporano, comune in provincia di Taranto, per un omicidio, seguito subito dopo da un suicidio. Una terribile vicenda, a causa della quale sono state stroncate le vite di un uomo di 55 anni, Emidio Fanelli, e di una giovane donna di soli 30, la figlia Rossana, che era conosciuta anche a Lecce, dove aveva molti amici. Una città che continuava a frequentare, perché era qui che si era laureata, in Scienze della comunicazione, ed era sempre qui, nel capoluogo salentino, che aveva iniziato a lavorare, prima con uno stage nella redazione di Telerama, poi nella segreteria della Cepu.

Rossana Fanelli, da quando suo padre, guardia giurata, aveva saputo di soffrire di una grave malattia, non aveva smesso di stargli accanto, e così aveva iniziato a fare la spola fra Lecce e Leporano. Ma questa mattina, è successo l’imponderabile: prima un colpo di pistola, quella d’ordinanza dell’uomo, che ha strappato la vita di Rossana; poi il secondo, rivolto verso se stesso.

273320_1566187156_2143313033_n-2La tragedia è avvenuta in via Antonio Vivaldi, alla periferia del comune tarantino. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Taranto e gli uomini della scientifica. Secondo le prime ipotesi, la morte di Rossana potrebbe essere attribuita a un incidente fatale. E’ possibile che abbia tentato di disarmare il padre, una volta scoperto che stava per togliersi la vita, e che, nella disperata lotta per strappargli l’arma, sia partito un colpo.

Certo è che se il cadavere della ragazza è stato trovato in bagno, quello del padre era riverso sul divano, nel salotto. Subito dopo, infatti, comunque siano andate le cose, l’uomo s’è seduto ed ha premuto il grilletto, dopo aver rivolto l’arma verso di sé.

I militari hanno ascoltato a lungo i famigliari della ragazza, fra cui la madre e la sorella di Rossana. Per cercare di diradare i dubbi sulla dinamica, la procura tarantina ha affidato l’incarico al medico legale Massimo Sarcinella di svolgere le autopsie. 

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