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Cronaca Alezio

Tragedia sulla giostra, chiuse le indagini preliminari: fu omicidio colposo

La Procura ha notificato l'avviso al titolare della giostra, un 29enne di Gallipoli, che non sarebbe intervenuto tempestivamente

LECCE – Chiuse le indagini preliminari sul decesso di Samule Piro, il 15enne morto tragicamente alla vigilia di Ferragosto scorso dopo essere scivolato durante un giro sul Tagadà, una delle giostre allestite in occasione festa della Madonna della Lizza ad Alezio. L’esame autoptico, eseguito dal medico legale Ermenegildo Colosimo, aveva evidenziato che la morte era stata causata un’emorragia interna provocata da un fortissimo trauma addominale. Il 15enne aveva urtato violentemente la parte destra dell’addome, subendo lo scoppio del lobo destro del fegato.

Il pubblico ministero Emilio Arnesano ipotizza il reato di omicidio colposo a carico del titolare della giostra su cui avvenuta la tragedia: Giammarco Pisanello, 29enne di Gallipoli, assistito dall’avvocato Luigi Suez. Le indagini hanno evidenziato che la giostra era a norma e il titolare in possesso di tutte le autorizzazioni previste dalla legge. Il gestore, però, avrebbe dovuto immediatamente arrestare il mezzo quando Samuele si è alzato per raggiungere la parte interna del Tagadà, ballando a suon di musica. Una pratica tanto consueta quanto pericolosa. Il ragazzo ha perso l’equilibrio ed è stato sbalzato violentemente contro il corrimano che circonda la parte esterna della giostra, riportando la forte contusione all’addome. Corrimano che doveva essere ricoperto, secondo quanto affermato dall’accusa, da materiale in grado di attutire eventuali colpi. La giostra è formata da un disco circondato da una serie di divanetti che guardano verso il centro dell'attrazione e gira vorticosamente su se stessa, oscillando in maniera repentina facendo così sobbalzare i passeggeri.

La tragedia è avvenuta un sabato sera poco dopo le 23. Samuele, studente dell’alberghiero, ha raggiunto il piccolo luna park dopo aver partecipato alla processione. Impossibile mancare al Tagadà, una delle giostre più amate, come sempre affollato. Tutto è accaduto in pochi drammatici istanti. Le condizioni del 15enne sono apparse disperate, inutile il trasferimento all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove è spirato nella notte, lasciando in una spirale di dolore e sofferenza i genitori, assistiti dall’avvocato Pompeo De Mitri, che ha presentato una memoria con le perizie eseguite da alcuni consulenti, tra cui gli ingegneri Claudio Leone, e Cosimo Prontera.

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