Travolta dopo lite, indagato anche suo figlio: sferrò calci all'autovettura

LECCE – La Procura della Repubblica di Lecce ha chiuso le indagini relative al tragico investimento in cui rimase gravemente ferita la titolare di un bar, Antonella Bisanti, 47enne di Nardò, travolta da un’auto lo scorso primo novembre. Il provvedimento, per questa drammatica vicenda, è stato notificato ad Alessandro Corrado Piccione, 40enne neretino. Si tratta dell’uomo che, al culmine della lite con la donna, pigiò sull’acceleratore della sua auto, una Toyota Corolla, travolgendola e passando sopra il suo corpo, per poi allontanarsi in tutta fretta. L’accusa contestata è di tentato omicidio e omissione di soccorso.

L’investimento avvenne nel pieno del pomeriggio festivo, intorno alle 16,30. Teatro di quel pomeriggio di pura follia, via Don Gregorio Gaballo, alla periferia della città. Lì il 40enne avrebbe litigato con alcuni parenti della vittima e poi con la stessa Bisanti. La donna, dopo esser stata travolta, fu subito soccorsa e trasportata d’urgenza all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce con un’ambulanza del 118, dove giunse in condizioni critiche. La 47enne rimase in coma per diversi giorni, e ha riportato gravi lesioni. Piccione è assistito dall’avvocato Ezio Maria Tarantino.

L’avviso della conclusione delle indagini preliminari è stato notificato anche al figlio della vittima, Nico Tarantino, assistito dall’avvocato Giampiero Geusa. L’accusa ipotizzata nei suoi confronti è di danneggiamento. Il ragazzo, nel corso della discussione poi degenerata, avrebbe preso a calci l’auto di Piccione. Gli indagati hanno ora venti giorni per presentare memorie o chiedere di essere ascoltati.