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Cronaca Centro / Piazzetta Castromediano Sigismondo

Tre bottiglie incendiarie lanciate sul locale accanto a Santa Croce

È successo in piazzetta Riccardi poco prima delle 4 di notte. Danni circoscritti, anche se i segni di una fiammata sono ben visibili. Si cerca un uomo arrivato a bordo di uno scooter

LECCE – Non una, ma addirittura tre bottiglie incendiarie, lanciate tutte verso lo stesso obiettivo. Voleva essere sicuro di provocare danni, il misterioso uomo che nella notte ha messo in atto un piano tanto più plateale se si considera il luogo: a due passi contati dalla basilica di Santa Croce. Un punto del centro storico che ha una vasta copertura di videocamere, con filmati ora al vaglio della polizia.

Nonostante il numero di Molotov realizzate con liquido infiammabile e lanciate, però, i danni sono stati davvero circoscritti. Forse la scarsa freddezza e il timore di essere visto da qualcuno, possono aver indotto il soggetto ad agire in modo frettoloso, tanto che alla fine non si è andati oltre l’annerimento di una parete, fino all’altezza di una finestra al primo piano.

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Tutto è accaduto circa un quarto d’ora prima delle 4 di notte. L’uomo, in sella a uno scooter, ha raggiunto il locale Food Experience Duca, al momento chiuso, nel lato di piazzetta Gabriele Riccardi, quindi fra lo storico hotel Patria Palace e la basilica di Santa Croce (l’ingresso è all’angolo, su piazzetta Sigismondo Castromediano) e ha lanciato le bottiglie incendiarie, una delle quali è finita per terra senza provocare danni, mentre le altre due hanno colpito muro e finestra, senza però, come detto, arrivare a intaccare l’edificio in modo serio, sebbene in alto sia ben visibile il segno nero della fiammata sul bianco della pietra leccese. Subito dopo, è ripartito a forte velocità.

Il locale, adibito a ristorazione, come detto, al momento è chiuso. Si tratta di una struttura situata in una zona di transito di turisti per eccellenza e che pure non ha mai avuto una vita stabile. Anzi, nel giro di pochi anni ha cambiato più volte gestione, passando dall’iniziale Cinema Burger Bar, al Fresco, fino al Bisso, per arrivare all’attuale denominazione. Sul caso ora sta indagando la squadra mobile di Lecce.

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