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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Otranto

Tre giorni di proiezioni e kermesse ricca di ospiti

Dal 1° al 6 settembre si alterneranno Giovanni Albanese, Donatella Finocchiaro, Giorgia Cecere, Isabella Ragonese, Gennaro Nuziante, i fratelli Dardenne. Chiude l'omaggio al decennale di Cine Regio

OTRANTO - Si parte il 1° settembre a Porta Alfonsina, alle 19, con la consegna del Premio "Cinema e Territori 2011" al regista Giovanni Albanese e all'attrice Donatella Finocchiaro per il film "Senza arte né parte" (90', Italia, 2011). Film riconosciuto di interesse culturale, realizzato con il sostegno del Ministero per i Beni e le attività culturali Direzione generale per il cinema e la collaborazione di Apulia Film Commission.

Giovanni Albanese usa i toni della commedia all'italiana per raccontare le disavventure di un gruppo di lavoratori di un pastificio salentino alle prese con l'elitario mondo dell'arte contemporanea, cercando un modo per vincere le difficoltà di una dura realtà. La realtà "di quelli che il resto del mondo considera senza arte né parte", come commenta lo stesso Albanese. Nel cast Vincenzo Salemme, Donatella Finocchiaro, Giuseppe Battiston, Paolo Sassanelli.

La serata prosegue alle 22.30 con un omaggio al ventennale degli sbarchi albanesi in Italia e la proiezione del film "Ballkan Bazar" (88', Italia/Albania, 2011) di Edmond Budina. Il tema è introdotto da Raffaele Gorgoni e dallo stesso regista. I riflettori di Offf si accendono sul "Paese delle Aquile" ed il grande esodo degli albanesi verso l'Italia: un luogo a sole 60 miglia marine dall'Italia, ma che è rimasto pressoché sconosciuto fino alla caduta della dittatura comunista di Henver Hoxha e ai primi sbarchi di massa di albanesi sulle coste italiane. Eppure sono tanti i legami che avevano unito Italia e Albania nella prima metà del Novecento, dal ruolo decisivo che la diplomazia italiana svolse per l'indipendenza del Paese, agli investimenti economici tra le due guerre fino all'occupazione da parte di Mussolini nel 1939.

Il film di Edmond Budina nasce da una coproduzione italo-albanese finanziata dal Centro cinematografico albanese e dalla Direzione generale per il cinema nel Ministero dei Beni Culturali italiano: un'affascinante quarantenne, Joli, dopo il divorzio dal marito italiano, decide di tornare a vivere in Francia. Vuole portare con sé anche le spoglie di suo padre, un ex ufficiale morto alcuni anni prima in Italia. Ma la bara è scomparsa, per errore è stata spedita in Albania. Mix di generi e idee, il film si muove dentro il perimetro reale di un contenzioso tra Greci e Albanesi per il possesso di luoghi di culto per i defunti, disseppellimento, vendita di ossa e mausolei da costruire. Ma i due mondi, complice l'amore, si contamineranno. Una realtà tanto tragica quanto comica, dove i nostalgici del passato si intrecciano con i ciarlatani di oggi, il parassitismo con la sopravvivenza, l'intelligenza e il razionale con la follia.

Venerdì 2 settembre, alle ore 10, presso il Castello aragonese (Sala triangolare), si svolgerà un workshop di approfondimento sugli impatti economici delle produzioni cinematografiche in Puglia, dal titolo "Il ruolo dei Film Fund in Europa: origine ed evoluzione". Sarà presentato lo studio inerente a "Il sostegno alla filiera audiovisiva in Puglia: per una analisi di impatto di Apulia Film Fund (2007-2010)", commissionato da Apulia Film Commission, con interventi dell'assessore regionale al Turismo, Silvia Godelli, la vicepresidente della Provincia di Lecce, Simona Manca, Silvio Moselli e Luigi De Luca per Apulia Film Commission, Flavia Barca per la Fondazione Rosselli (coordinatore dell'Istituto di Economia dei Media), Anita Skwara per Regio Fun Festival, Stefania Mandurino per l'Apt di Lecce, Antonio Corvino, per Confindustria Lecce ed Osservatorio Banche Imprese.

Al workshop, parteciperanno registi, produttori, attori dei film inseriti in rassegna e dei referenti dei Film Fund e delle Film Commission che hanno sostenuto tali opere, festival, enti ed associazioni di categoria. Si prosegue in serata a Porta Alfonsina, alle 19, con il Premio Cinema e Territori alla regista Giorgia Cecere e all'attrice Isabella Ragonese per il film Il primo incarico (2010). Un film realizzato con il contributo di Apulia Film Commission e presentato nella scorsa edizione al festival di Venezia, sezione Controcampo Italiano.

"Il primo incarico" segna l'esordio alla regia di Giorgia Cecere e si avvale dell'interpretazione di una straordinaria Isabella Ragonese, in un ritratto di donna di rara intensità. Il film racconta infatti l'avventura di una giovane donna che con tanta fatica e meraviglia scopre ciò che davvero vuole nella vita. Nel 1953, una ragazza meridionale, Nena, deve lasciare famiglia e fidanzato e trasferirsi in un paesino della Puglia per assumere il suo primo incarico di maestra di scuola. Ad accoglierla, però, è una realtà ostile, quasi arcaica, popolata di persone con cui Nena non sembra condividere nulla. Determinata a portare a termine il mandato, la giovane insegnante si scontrerà con quei luoghi selvaggi dimostrando un carattere fuori dal comune e spingendosi a ripensare la propria vita in modo sorprendente.

Alle ore 22.30, sempre a Porta Alfonsina, sarà proiettato il documentario Ritals (78', 2011) di Sophie e Anna Lisa Chiarello, con la presentazione di Carlo Bonini. Nato sotto l'ala del produttore Gianluca Arcopinto, il film ha ottenuto il contributo di Apulia Film Commission e il patrocinio dell'Ambasciata francese di Roma. "Ritals" è un racconto biografico, una sorta di saga familiare, che ripercorre la storia di Maria e Vincenzo e dei suoi fratelli che, a metà degli anni '50, dal basso Salento emigrano a Parigi. Da Corsano a Parigi e da Parigi a Corsano, le loro voci tessono un racconto di vita portandoci a raccontare altre storie legate alla loro.

Alla fine degli anni '80, Vincenzo e Maria tornano nel loro paese di origine, decisi a non fare più valigie. È il "grande ritorno" che li confronterà a un nuovo spaesamento, in una condizione di entre deux culturale insolubile. Il documentario prende vita dal desiderio delle due registe, 'figlie dell'emigrazione', di ripercorrere il viaggio, lo spaesamento, che ha caratterizzato la vita della loro stessa famiglia. Con uno sguardo volutamente e dichiaratamente intimista, al tempo stesso divertito e malinconico, le Chiarello si inseriscono nella storia attraverso una porta privilegiata, quella del racconto di vita, della storia orale, per raccontare di "quando gli albanesi eravamo noi".

Sabato 3 settembre, in Porta Alfonsina, alle 19, sarà proiettato il film "Che bella giornata" (2011) di Gennaro Nunziante con Checco Zalone, scatenatissimo protagonista impegnato a vestire i panni di security di una misera discoteca della Brianza. Il sodalizio Nunziante-Zalone nasce nel 2009 con il campione d'incassi "Cado dalle nubi", cui fa seguito questo film, che vede sempre protagonista un meridionale che cerca di stare bene in una comunità del nord. Presentazione di Gennaro Nunziante e Francesco Asselta (Apulia Film Commission). La serata prosegue con la sezione short films & documentaries (ore 22.30) e la proiezione delle opere: "Il richiamo del tordo" (Francia, 2011) di Rossella Piccinno, Fliegen di Piotr J. Lewandowski (Germania, 2010), "Vino Amaro" (Italia, 2008) di Pascal Pezzuto.

Il 6 settembre, alle 19, nel Castello Aragonese, il festival si conclude con l'omaggio al decennale del fondo Wallimage e la consegna del Riconoscimento speciale Città di Otranto ai registi Jean Pierre e Luc Dardenne per il film "Il ragazzo con la bicicletta" (2011). Prima della proiezione del film i due registi terranno una lezione pubblica sul cinema. All'omaggio sarà presente Philippe Reynaert, presidente del fondo Wallimage e di Cine-Regio, coordinamento europeo dei fondi regionali d'investimento nell'audiovisivo, e Delphine Tomson, produttrice dei fratelli Dardenne.

Vincitore del Gran Premio di Giuria al Festival di Cannes 2011, "Il ragazzo con la bicicletta" nasce da una coproduzione Belgio-Francia-Italia e il sostegno di Film Fund Wallimage (Regione Vallonia, Belgio). Il mondo rappresentato dai fratelli Dardenne è quello della classe povera del Belgio, un mondo marchiato dal degrado sociale, dalla disoccupazione, dallo sfruttamento, dalla delinquenza. Ma c'è sempre un filo di speranza nella loro cinematografia puramente naturalistica e una possibilità di rivalsa dell'essere umano sulla società odierna.

L'ingresso alla rassegna e agli eventi è libero. Offf 2011 è promosso dal Comune di Otranto e cofinanziato da Unione Europea (fondi Fesr Puglia 2007-2013), Regione Puglia (Assessorato al Mediterraneo Settore Attività Culturali), Fondazione Apulia Film Commission, Azienda di Promozione Turistica (Apt Lecce), con il patrocinio dell'Università del Salento, della Facoltà di Lingue e Letterature straniere, della Provincia di Lecce e dell'Istituto di Culture Mediterranee.

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