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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Trenta cani in una struttura temporanea dell'associazione Lara. In attesa del bando

Questa mattina era saltato lo sgombero di dieci animali dal canile sanitario, per permettere l'abbattimento di una tettoia abusiva. Poi s'è trovato un accordo temporaneo. L'assessore Guido: "Il bando sarà nei prossimi giorni"

LECCE – A giorni vi sarà un nuovo bando. Il Comune spera di poterlo pubblicare già nel fine settimana. Anche perché i vecchi problemi di sempre sono riemersi, questa mattina, con una certa forza, quando la polizia municipale s’è presentata per un’operazione di sgombero di una decina di animali dal canile sanitario. E’ stato un duro colpo, per le volontarie dell’associazione Lara, che si occupano con affetto incondizionato degli amici a quattro zampe che non hanno la fortuna di una cuccia in una casa privata. Ma il trasferimento doveva essere una soluzione transitoria. “Ma sulla vicenda del canile comunale sanitario è necessario fare un minimo di chiarezza per evitare che possano insorgere equivoci di sorta”, tiene a precisare l’assessore Andrea Guido, che ha la delega al randagismo.

“Nel canile c’è una copertura precaria che fa da cuccia a dieci cani e che necessita di demolizione, così come da richiesta pervenuta ai nostri uffici dall’assessorato ai Lavori pubblici”. Spiega l’assessore Guido. Sottolineando che la richiesta sarebbe pervenuta “più volte”. Dunque, da qui la necessità di un trasferimento in una struttura di Casarano, poi saltata nel corso della mattinata.

“Andiamo con ordine. I cani ospitati presso il canile sanitario comunale – dice l’assessore Guido - sono saliti a circa 140 unità perché  non si possono effettuare le sterilizzazioni. I locali sono occupati dagli animali. E peraltro non possono essere trasferiti al canile Lovely perché tale struttura non può accettare altri cani”.

Ripercorrendo l’iter, l’assessore ricorda che “nel frattempo il Comune per liberare il canile sanitario dagli animali in esubero ha emanato un primo bando bocciato dai giudici del Tar che hanno stabilito che i cani in questione non possono essere trasferiti al di fuori della provincia di competenza”. Da qui, l’annuncio: “Nei prossimi giorni, pubblicheremo un secondo bando condiviso a monte  con le associazioni animaliste per risolvere definitivamente il problema dei nostri amici a quattro zampe”.

Oggi, poi, per procedere ai lavori di demolizione della copertura “si è poi posto il problema di evacuare, seppur temporaneamente, dieci cani. Il coordinatore dell’ufficio randagismo, Ivan Vernich – sostiene l’assessore -, ha avvertito in tempi utili tutte le parti in causa sulla necessità di trasferire temporaneamente i cani dalla struttura in questione e di metterli al sicuro al fine di procedere all’abbattimento della copertura fatiscente. I gestori del canile sanitario, nonostante avessero più volte invocato lo sfoltimento del numero degli amici a quattro zampe, tuttavia si sono opposti allo spostamento degli animali. La loro decisione sicuramente sarà stata dettata dall’amore che questi nutrono verso i cagnolini”.

Da qui, la necessità di uscire da un’impasse nel modo più indolore possibile. Fino ad una soluzione “in accordo con l’associazione Nuova Lara che gestisce anche un’altra idonea struttura: trenta cani verranno ospitati temporaneamente, a titolo gratuito, presso il rifugio-canile che viene gestito dalla stessa associazione fino a quando verrà individuata una nuova struttura, secondo le indicazioni del bando in fase di pubblicazione”.

“Il numero dei cani da evacuare è salito a trenta unità – dichiara l’assessore - poiché il trasferimento di ulteriori venti cani consentirà di liberare l’ambulatorio dove verranno riprese le operazioni di sterilizzazione, ovviamente al termine dei dovuti e previsti lavori di ripristino”. 

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