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Cronaca Gagliano del Capo

Trenta speleosub da tutta Italia a Gagliano del Capo

Domenica scorsa s'è conclusa l'esercitazione nazionale di soccorso speleosubacqueo organizzata dalla commissione Speleosub del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico

Domenica scorsa s'è conclusa l'esercitazione nazionale di soccorso speleosubacqueo (Stage di studio e perfezionamento per tecnici speleosub) organizzata dalla commissione Speleosub del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) con la compartecipazione dell'assessorato al Turismo e protezione civile della Provincia di Lecce. Le diverse fasi si sono svolte svoltasi presso la Grotta del Ciolo, a Gagliano del Capo. L'obiettivo principale dell'addestramento, al quale hanno partecipato tecnici di soccorso speleosubacqueo del Cnsas di tutta Italia, è stata quella di affinare e codificare le tecniche di trasporto di una barella con infortunato attraverso ambienti ipogei sommersi.

Malgrado le condizioni meteo non proprio delle migliori, nel corso dello stage -che ha visto la partecipazione di 30 speleosub provenienti da tutta Italia - i tecnici di soccorso sono riusciti a mettere a punto un sistema ottimale di trasporto in acqua di un infortunato in barella. È stato, inoltre, avviato lo studio per la definizione di un "sacco d'armo" specifico per adeguare le barelle speleo, in dotazioni al Cnsas, al trasporto in ambienti sommersi ipogei (sifoni). All'esercitazione hanno partecipato anche i tecnici di soccorso speleologico del servizio regionale pugliese del Cnsas che hanno provveduto ad armare la parete sull'entrata della Grotta del Ciolo e ad allestire un campo base con un posto medico avanzato.

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