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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Via Giacomo Arditi

Tenta tre colpi in un’ora, due vanno in porto. E’ caccia al rapinatore scatenato

Un individuo di circa 30 anni, a volto scoperto, ha messo a segno due rapine, tentandone una terza. Con jeans e giubbotto nero, e armato di taglierino, ha preso di mira due gioiellerie del centro e una farmacia sulla circonvallazione, rimediando 400 euro. Carabinieri e polizia hanno avviato la caccia all'autore, anche grazie alle videocamere

LECCE – Come una trottola impazzita. Con la spregiudicatezza dei suoi 30 anni, questa l’età che dovrebbe avere, un individuo armato di taglierino ha seminato il panico in città. Tra le 16,30 e le 17,30 circa, ha “visitato” tre attività commerciali di Lecce, riuscendo a mettere a segno due colpi.

Il primo, quello fallito, lo ha tentato ai danni della gioielleria “Lavinia”, in pieno centro. All’angolo tra viale Felice Cavallotti e una via Salvatore Trinchese gremita di passanti. Questi ultimi, tuttavia, non hanno notato i movimenti di quell’uomo che si aggirava, evidentemente, a volto scoperto e con nonchalance. Nessuno avrebbe potuto notarlo. Una volta entrato nell’esercizio, si è spacciato per un cliente e ha invitato i commessi ad esibire sul bancone una serie di monili che poi ha arraffato sotto la minaccia di una lama.

 Ma i dipendenti non si sono fatti scoraggiare e hanno reagito, mettendo in fuga il malvivente. La stessa rivendita di gioielli, peraltro, aveva già subito un colpo nel mese di febbraio del 2012 quando, servendosi di una Fiat Uno utilizzata come ariete, i ladri misero a segno un furto nel cuore della notte, riuscendo a racimolare un bottino consistente, composto dia svariate decine di migliaia di euro.

Ma il rapinatore solitario di questo pomeriggio, attirato dai monili, si è recato nella vicina “Barocco gioielli” , in via Giacomo Arditi, di fronte a una nota gelateria, nei pressi di via Imperatore Adriano (dove, prima di Natale, fu consumato un altro violento episodio). L’uomo, in jeans e giubbotto di colore nero, ha infatti raggiunto il civico 16 e si è introdotto nei locali dove una commessa stava mostrando la merce a una cliente accompagnata dalla propria figlioletta.

Il malvivente, noncurante della presenza della bimba, ha immobilizzato le donne sempre con il taglierino, e ha costretto la dipendente a consegnare il denaro custodito nel registratore di cassa. Una somma di circa 100 euro che la malcapitata ha consegnato senza opporre resistenza, paralizzata dalla paura. “Non chiamare nessuno e apri la cassa”, le avrebbe detto, prima di arraffare i contanti – ignorando gli oggetti preziosi- e dileguarsi a piedi in direzione di piazzetta Giuseppe Verdi.  foto-125-10

Mentre i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Lecce avevano già avviato la caccia all'uomo, assieme gli agenti di polizia delle volanti e ai colleghi del “nibbio”, il rapinatore instancabile e solitario ha raggiunto la farmacia Migali, in viale Giacomo Leopardi, per mettere a segno un altro colpo, che gli ha fruttato una somma di circa 300 euro.

La scena fotocopia si è ripetuta davanti ai numerosi clienti che affollavano la rivendita di medicinali: ha fatto irruzione, ha messo a tacere i presenti con lo spauracchio di quella piccola lama, e poi è fuggito lasciandosi alle spalle, ancora impauriti, i commessi della rivendita. Questi ultimi, peraltro, erano già stati  coinvolti in una rapina nei primi giorni di agosto, quando il rapinatore solitario “con occhiali e cappello” divenne l’incubo dei commercianti.

In città è in atto la caccia "interforze" all’uomo, che potrebbe essere fermato a stretto giro di posta. La certezza che si tratti dello stesso individuo è stata confermata, oltre che dalle vittime, anche dai testimoni che hanno assistito alle sue “incursioni” e dai filmati delle videocamere di sorveglianza. I fotogrammi estrapolati dagli inquirenti sono stati, infatti, mostrati ai malcapitati dei tre esercizi. Le vie del centro sono setacciate dalle forze dell’ordine per scongiurare il pericolo di ulteriori colpi che potrebbero essere perpetrati dallo spregiudicato e incauto individuo. Ma che, al ocntempo,  potrebbe avere già un identikit. E presto, si spera anche un volto e un nome.

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