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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Trovato cadavere nella camera da letto Luigi Solombrino

Il corpo dell'ex-presidente del Lecce è stato trovato cadavere nella stanza da letto del suo attico in via Ghezzi. La morte risale ad alcuni giorni fa, probabilmente provocata da un improvviso malore

La testa poggiata sul materasso del letto, il corpo in evidente stato di decomposizione. Attorno vistose chiazze di sangue che imbrattano lenzuola e suppellettili. Luigi Solombrino, 77 anni, ex-presidente del Lecce calcio negli anni '70, è stato trovato morto poco dopo le 18,30 del pomeriggio di oggi all'interno della camera da letto. Solombrino viveva in un attico di circa 80 metri quadrati, al di sopra del quinto piano di una palazzina in via Ghezzi, al civico 10.

Da giorni, Solombrino non usciva da casa e per la sua riservatezza i vicini non avevano voluto disturbarlo. Da quell'attico, però, nel pomeriggio, filtravano forti e pesanti miasmi di un corpo in putrefazione e il condomino ha deciso di chiamare il 113, allertando le forze dell'ordine.

In casa, gli agenti delle volanti, guidati dal dirigente Antonio Ingrosso, non hanno trovato segni di scasso. La porta era regolarmente chiusa e non risultava manomessa. All'interno un apparente ordine.

A detta degli stessi investigatori, Solombrino non sarebbe deceduto nel sonno. Il decesso sarebbe sopraggiunto per un improvviso malore, forse un'emorragia. Non avrebbbe avuto il tempo per chiedere aiuto. In casa, non sono stati ritrovati elementi che facciano ipotizzare ad un'azione delittuosa.

Solombrino, trovato vestito, indossava un pantaloncino e una maglietta, non presentava ecchimosi o ferite sul corpo. Nelle prossime ore verrà ascoltato anche il medico curante di Solombrino per capire se l'ex-presidente del Lecce fosse affetto da qualche patologia. Prima di recuperare il cadavere, è arrivato il medico legale Alberto Tortorella per una prima ispezione esterna. Nella giornata di domani, il pubblico ministero Giovanni Gagliotta, giunto in via Ghezzi, disporrà l'esame autoptico sul corpo di Solombrino. La morte dovrebbe risalire ad almeno tre giorni fa.

I poliziotti, nel contempo, hanno setacciato i vari ambienti recuperando agende, appunti e il telefonino per risalire agli ultimi contatti di Solombrino. Schivo, dal carattee riservato, per i vicini un gentleman, manteneva contatti periodici con i tre figli e la ex-moglie. Lascia anche due fratelli, uno, ex-direttore del Credito Salentino, il secondo con un passato da presidente delle Feste Patronali. Il nome di Solombrino è inevitabilmente legato alla storia del Lecce calcio.

A cavallo del "miracolo Jurlano", Solombrino ricoprì il ruolo di presidente del sodalizio giallo-rosso e in un campionato di serie C-1 con il Lecce lanciato nelle posizioni di vertice non fece disputare l'incontro a Marsala che vedeva impegnati i giallo-rossi perdendo a tavolino proiettando la sua città alla ribalta delle cronache sportive di quel periodo in tutta Italia.

Solombrino viene ricordato anche come un pioniere delle finanziarie a Lecce ed è stato anche tra gli scranni di Palazzo Carafa come consigliere comunale della Dc. La salma di Solombrino è stata trasferita nella camera mortuaria del "Vito Fazzi". Probabile, la tumulazione nel cimitero di Taviano, paese originario di Solombrino.

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