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Cronaca

Nel box doccia per sfuggire alla cattura. Stanato 25enne dopo mesi di latitanza

Christian Tarantino, 25enne di San Pietro Vernotico, è stato rintracciato nella casa dei genitori, nella marina di Torchiarolo. Fu coinvolto in episodi di criminalità organizzata, e nell'operazione "Cinemastore" condotta nel 2012. Il 28 febbraio, il gip del Tribunale di Lecce ha emesso un'ordinanza di ripristino di custodia cautelare nei suoi confronti

TORCHIAROLO (Brindisi) – Nonostante un’intercapedine ritagliata nel muro di casa, nella quale si poteva accedere esclusivamente dal box della doccia, nel corso della mattinata, i carabinieri del nucleo investigativo di Brindisi, coordinati dal capitano Giordano Mariano, sono riusciti a stanarlo comunque. Christian Tarantino, il pregiudicato 25enne originario di San Pietro Vernotico, si era reso irreperibile davanti a due ordini di carcerazione emessi nei suoi confronti per spaccio, ricettazione, rapina e lesioni.

I tratti somatici del suo viso erano mutati rispetto agli ultimi “incontri” con le forze dell’ordine. Il 25enne si era praticamente reso irriconoscibile. Quando gli si sono presentati davanti, ai militari  avrebbe persino riferito le intenzioni di costituirsi dopo una breve vacanza. Era già latitante dallo scorso 18 febbraio. Poi, una decina di giorni dopo, il gip del Tribunale di Lecce emise un’ordinanza di ripristino di custodia cautelare in carcere, per detenzione di droga finalizzata allo spaccio e per la quale dovrebbe espiare cinque anni di reclusione.TARANTINO Cristian-2 Un provvedimento al quale ne seguì anche un secondo,  disposto il 6 marzo dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, per ricettazione, estorsione, rapina in concorso, lesioni, con pena residua da espiare di tre anni, nove mesi e 21 giorni.

Per sfuggire alla cattura, il giovane fuggiasco ha partorito l’idea dell'originale fortino, ricavato nella casa estiva dei suoi genitori a Torre San Gennaro, la marina di Torchiarolo, dove il 25enne aveva ideato nel soffitto del bagno cui si accedeva da una botola scorrevole, posta in corrispondenza della cabina. Identificato, accompagnato in caserma e  eerminate le formalità di rito, il 25enne è stato accompagnato presso il carcere di Brindisi.

Tarantino fu coinvolto nella maxi operazione “Cinemastore”, condotta nel gennaio 2012 dalla squadra mobile leccese, volta a sgominare un’associazione a delinquere di stampo mafioso, coordinata da quelli che furono i leader tra i quali Pasquale Briganti, 44enne leccese, i fratelli Giuseppe e Roberto Nisi, di 52 e 60 anni, sempre originari del capoluogo salentino. Nel blitz scattarono 49 ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei presunti affiliati ad una struttura verticalizzata -  che seguiva gli affari relativi al traffico di droga, al gioco d’azzardo, alla riscossione di tangenti sui mercati illegali – collegata con la criminalità organizzata brindisina.

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