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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Gagliano del Capo

Trovato morto nel giardino del “Fazzi”: indagati un medico e tre infermieri

Sono iniziati ieri con l’autopsia gli accertamenti sul decesso del 40enne con problemi psichiatrici ritrovato senza vita sul retro dell’ospedale del capoluogo, dove era stato stato trasferito perché risultato positivo al Covid

GAGLIANO DEL CAPO - Sono iniziati ieri gli accertamenti medico-legali finalizzati a chiarire le cause del decesso ed eventuali responsabilità in ambito sanitario del 40enne di Gagliano del Capo trovato morto lo scorso 21 aprile in un giardinetto del complesso ospedaliero “Vito Fazzi”, quasi a ridosso del pronto soccorso, sulla parte retrostante dell’edificio. L’ipotesi è che si sia lanciato da uno dei piani alti del nosocomio.

Dopo la denuncia dei familiari dell’uomo, assistiti dall’avvocato Fulvio Pedone, sono stati iscritti come atto dovuto sul registro degli indagati per omicidio colposo un medico e tre infermieri.

Stando alle prime ricostruzioni, tre giorni prima, per l’uomo era stato disposto il ricovero nel reparto di psichiatria di Casarano, ma essendo risultato positivo al Covid, era stato accompagnato nell'apposito reparto del "Vito Fazzi" di Lecce. Di lui si erano perse le tracce intorno alle 4 di notte, fino a quando non era stato ritrovato un paio di ore dopo, senza vita, in un'aiula da un’operatrice della postazione del 118.

L’autopsia è stata eseguita ieri dalla specialista in medicina legale presso il Policlinico di Bari, Liliana Innamorato, subito dopo l’udienza per il conferimento dell’incarico che si è celebrata dinanzi al sostituto procuratore Massimiliano Carducci e durante la quale gli indagati hanno nominato come consulente di parte il dottore Ivano Marchello, attraverso gli avvocati difensori Raffaele Benfatto, Cristian Sturda, Luigi Piccinni e Luigi Covella.

La consulenza sarà depositata entro novanta giorni.

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