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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Ruffano

Truffa e falso al sistema sanitario, Asl contro medico

Dovrà comparire davanti al giudice monocratico del Tribunale di Casarano, Claudio Maria Lupo, di Ruffano. Avrebbe falsificato la data delle impegnative. Caso Omfesa: rinviato a giudizio Ennio De Leo

Dovrà comparire davanti al giudice monocratico del Tribunale di Casarano, Claudio Maria Lupo, 53enne di Ruffano, rinviato a giudizio dal gup Ines Casciaro per i reati di tentata truffa e falso. L'uomo è finito sotto processo perché nella qualità di medico convenzionato con il servizio sanitario nazionale, avrebbe ingannato l'Asl Lecce2, attraverso la produzione di 398 impegnative relative a prestazioni dell'anno 2005, mesi di agosto, settembre e ottobre, già rifiutate per il pagamento dell'Asl e sulle quali avrebbe falsificato la data in modo da farla apparire come eseguite nell'anno 2006, assicurandosi un profitto grazie al pagamento di prestazioni a cui non aveva diritto pari a poco più di 21 mila euro.

Le indagini avrebbero attestato in un secondo momento come Lupo non sarebbe riuscito nel suo intento per cause indipendenti dalla sua volontà. Inoltre nella sua qualità di pubblico ufficiale avrebbe alterato la data su 398 impegnative per conto del servizio sanitario nazionale e sulle quali avrebbe modificato la data originaria relativa all'anno 2005, apponendovi una falsa data dell'anno 2006. Secondo lo stesso modus operandi avrebbe cercato di intascare 21 mila euro, senza riuscirci. Il rinvio a giudizio è stato richiesto dal pubblico ministero Giovanni Gagliotta. Lupo è difeso dagli avvocati Viola Messa e Flavio Fasano. L'Asl si è costituita parte civile e ha nominato il legale Riccardo Giannuzzi.

CASO OMFESA, RINVIO A GIUDIZIO PER ENNIO DE LEO

Rinvio a giudizio per Ennio De Leo. Lo ha disposto il gup Nicola Lariccia sulla scorta delle indagini condotte dal sostituto procuratore Imerio Tramis. De Leo, secondo l'accusa, non avrebbe mai avviato i corsi di formazione per i lavoratori della ditta Omfesa di Trepuzzi, co-finanziati dall'Unione Europea. Il processo avrà inizio il 13 giugno. Il gup Nicola Lariccia ha disposto anche il rinvio a giudizio per i soci di maggioranza della ditta Leadri, con sede a Sternatia. La società avrebbe realizzato una frode con i fondi della legge 488, per circa 850mila euro, dal 2002 al 2004.

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