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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Inchiesta su falsi invalidi, assolto l'ufficiale medico Giovanni D'Arpe

Il professionista, oggi 88enne e in pensione, scagionato dalle accuse. Nella sua posizione di consulente tecnico secondo il gup ha svolto il lavoro in maniera puntuale, peraltro basandosi su referti stilati da altri professionisti

 

LECCE – Giovanni D’Arpe, ufficiale medico in pensione di 88 anni di Lecce, è stato assolto nel procedimento a suo carico, per una truffa all’Inps contestata dalla guardia di finanza, e che vede coinvolte altre ventitré persone, fra professionisti e pazienti, in una vicenda di erogazione di indennità per presunti falsi invalidi. Le contestazioni mosse riguardano la produzione di certificazione che attesterebbe patologie d’entità superiore, rispetto a quelle reali.   

Il fascicolo è in mano al pubblico ministero Carmen Ruggiero. D’Arpe, difeso dall’avvocato Giulio De Simone, è stato l’unico a chiedere il rito abbreviato, mentre gli altri imputati saranno processati con procedimento ordinario.

“Il fatto non costituisce reato”, ha sentenziato il gup Vincenzo Brancato, assolvendo il medico; la pubblica accusa aveva invocato una condanna a tre anni e mezzo di reclusione. D’Arpe è stato sollevato dalle imputazioni, perché il giudice ha riconosciuto la legittimità del lavoro svolto in passato dal professionista.

Questi, infatti, era stato coinvolto nella vicenda nella sua funzione di consulente tecnico di parte, nominato da diversi pazienti, nei procedimenti instaurati presso il Tribunale del lavoro, per riconoscere le invalidità civili. D’Arpe, dal canto suo, come perito, non aveva fatto altro che valorizzare i pareri espressi in precedenza nella documentazione stilata da altri medici, sulla cui attendibilità la stessa accusa non ha sollevato veli. Da qui, un’assoluzione con formula piena. 

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