Incendio nel cortile di un’officina: distrutti cinquanta pneumatici, danni a un furgone
È successo a Tuglie, presso un gommista di via Varese, nel corso della notte. Fiamme spente dai vigili del fuoco, sul posto i carabinieri dell'aliquota radiomobile di Gallipoli per i primi accertamenti. L'origine del rogo è da accertare, ma si sospetta l'atto di natura dolosa
TUGLIE – Ennesima notte d’inferno nel Salento. E questa volta il rogo ha riguardato il piazzale di una nota officina di Tuglie. Almeno una cinquantina di pneumatici sono andati a fuoco, con le fiamme che, riverberandosi, hanno finito per intaccare anche il furgone di un cliente che era lì parcheggiato per riparazioni.
Tutto è accaduto attorno all’una di notte nel cortile del negozio di assistenza pneumatici di Antonello Chezza, 53enne, molto noto presso la sua comunità e il circondario non solo per l’attività che svolge, ma anche perché da diversi anni organizzatore della festa patronale di Tuglie. L’officina (un edificio che ospita nella parte superiore anche l’abitazione del titolare) si trova nel tratto finale di via Varese, non lontano dalla rotatoria che smista verso la strada provinciale che conduce alla vicina Parabita.
Qui, dunque, appena si è scoperto che si stava sprigionando l’incendio, sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli e i carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia jonica. Il rogo è stato spento prima che potesse arrecare danni anche alla palazzina. Tuttavia, oltre a distruggere quelle gomme usurate, quindi prossime allo smaltimento, il fuoco ha danneggiato anche un Volkswagen Transporter di un 57enne di Alezio.
Al momento non è chiara quale possa essere stata l’origine dell’incendio, sulla quale sono in corso le indagini dei carabinieri. È comunque possibile che sia stato un atto doloso. L’orario è più che sospetto e, oltretutto, difficilmente si spiegherebbe il perché ad andare a fuoco siano stati proprio gli pneumatici.
La cancellata che chiude il cortile dell’officina, inoltre, è piuttosto bassa e quindi semplice da scavalcare. Il titolare, d’altro canto, non avrebbe mai subito minacce, intimidazioni, richieste estorsive. Saranno vagliate le immagini di alcune telecamere, anche se sembra che non sia coperta proprio la porzione dove si trovavano accatastate le gomme, nel lato che volge su via Sicilia.
