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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Melpignano

Ubriachi e qualche trauma, ma dati in calo rispetto al passato

La macchina dei soccorsi predisposta dall'Asl di Lecce ha funzionato bene. Non ci sono state criticità particolari: 88 gli interventi totali e solo in quattro casi si è arrivati al trasporto in ospedale per approfondimenti

MELPIGNANO – Il piano dei soccorsi sanitari predisposto dall’Asl di Lecce per La Notte della Taranta non ha avuto intoppi particolari. Complice probabilmente anche un servizio d’ordine massiccio, c’è stata pure meno diffusione di alcolici, e non solo. Non che sia mancato più di qualche problema per abusi. Di fatto, sono stati l’80 per cento dei casi segnalati per malori, secondo i dati dell’Asl, che ha effettuato, comunque, meno di 90 interventi di assistenza in generale. Pochi, se si calcola che a Melpignano sono confluiti almeno in 160mila solo nella serata finale, dedicata al Concertone, stando a stime ufficiali diramate dalla questura.

Ebbrezza alcolica, in alcuni casi con mix di sostanze psicotrope, dunque, gli interventi più frequenti, e per il resto piccoli traumi e qualche patologia cardio-vascolare. Quasi tutti problemi per i quali è stato assegnato un codice verde. Solo in quattro hanno avuto necessità di un trasferimento in ospedale per completare le indagini.

Il Piano dei soccorsi sanitari ha riguardato il 25 e 26 agosto, cioè la giornata dedicata alle prove e la serata conclusiva.

Il lavoro del 118, affiancato dalla Croce rossa italiana, è cominciato già il 24 agosto, quando è stato allestito il presidio medico avanzato, cioè un vero e proprio ospedale da campo su un’area di 4mila metri quadri, di cui 260 coperti. Il tutto per un piano a regola d’arte, pronto scattare anche per un’eventuale maxi-emergenza che, per fortuna, non c’è stata.

Si è trattato, come illustra la stessa Asl, di un sistema in grado di rispondere in tempo reale alle esigenze di diagnosi e cura in emergenza-urgenza, sotto la supervisione del servizio 118 e in stretto collegamento con gli ospedali salentini. In tutto ciò, la Cri ha integrato le sue risorse con quelle impiegate dall’azienda sanitaria leccese.

“L’obiettivo, pienamente centrato, di questo grande dispiegamento di forze – ha spiegato il direttore generale dell’Asl di Lecce, Silvana Melli - era tutelare la salute della popolazione e degli operatori impegnati nell’evento, permettendo ad una manifestazione di così grande richiamo di svolgersi nella massima sicurezza, grazie ad un piano dei soccorsi meticoloso, che non ha lasciato nulla al caso. Ed ha colto nel segno anche l'invito a vivere la Notte della Taranta come uno straordinario momento di aggregazione e di sano divertimento, senza eccessi”.

Melpignano - ospedale da campo 118-CRI4-2Importanti sono state poi le stime riportate dal direttore sanitario dell’Asl, Antonio Sanguedolce: “Rispetto al 2016 – ha sottolineato - c'è stata una diminuzione degli interventi di soccorso del 15 per cento. Un segnale importante della capacità di pianificare, organizzare e gestire questo tipo di eventi, anche dal punto di vista sanitario, ma anche di una accresciuta maturità e consapevolezza da parte del pubblico”.

Di rilievo anche il fatto che le comunicazioni sono state assicurate utilizzando i collegamenti con radio dedicata o attraverso la rete Gsm con il centro coordinamento soccorsi (CCS), ubicato presso i locali dell’ex convento degli Agostiniani. “Per i 250 operatori impiegati, tra volontari CRI e sanitari del 118, - ha spiegato il direttore del Seu 118, Maurizio Scardia – fare presto e bene è la misura di un lavoro preparato con cura e attenzione ad ogni particolare, in cui ognuno sa qual è il suo compito ed è preparato per farlo”.

Si è intervenuti soprattutto, come detto, su stati di ebbrezza e traumi di diversa natura. La media degli interventi è di 100 casi all'anno (circa il 70 per cento per stati di ebbrezza), scesi a 88 in questa edizione 2017. Gli ultimi tre anni hanno fatto registrare il 62 per cento di codici bianchi, il 37 di codici verdi e solo nell'un per cento dei casi è stato trattato il codice giallo, mentre non s'è mai verificato un codice rosso. Dal 2012 al 2014 sono stati trasportati al vicino ospedale di Scorrano tre pazienti all'anno.

"Negli ultimi anni, sovente siamo intervenuti per stati di malessere dovuti a eccesso di alcool o per traumi, spesso da taglio – ha sottolineato Scardia, coordinatore dei soccorsi -.  Una maggiore attenzione a comportamenti corretti e a particolari talvolta trascurati, ad esempio non utilizzare bottiglie di vetro, può evitare molti traumi che rischiano di trasformare la festa in un evento spiacevole. Il bilancio finale – ha concluso - è decisamente positivo, in virtù di uno sforzo notevole in termini di pianificazione, organizzazione, risorse impiegate e personale coinvolto: ringrazio tutti per il gran lavoro svolto".

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