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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Donato di Lecce

Ubriaco imbraccia fucile e minaccia di morte la madre

Torna a casa alticcio e dopo una lite per futili motivi minaccia di morte la propria madre con un fucile da caccia regolarmente registrato. L'intervento dei carabinieri evita il peggio. Denunciato

Di fucili da caccia e munizione a casa, a San Donato, dove vive con la madre, ne aveva un bel po': tre in tutto, con 700 cartucce e 16 coltelli di vario tipo, tutti regolarmente denunciati, dato che G.T., 33enne originario di Nardò, fino alla scorsa estate fa gestiva, sempre a San Donato, un'armeria. E proprio con un Franchi calibro 12 il giovane, rincasato intorno l'una di notte dopo aver alzato il gomito, avrebbe minacciato di morte la propria madre dopo una lite per futili motivi. Questo, almeno, quello che hanno appurato i carabinieri giunti sul posto dopo la telefonata della donna in preda al panico al 112.

Il giovane è stato così bloccato dai militari e condotto in caserma per gli accertamenti del caso. Viste le condizioni psicofisiche alterate dall'uso di alcool, al fine di evitare che potessero essere commessi altri reati del genere o che potessero verificarsi conseguenze peggiori, i militari del Nor, in collaborazione con quelli della stazione di San Cesario di Lecce, hanno proceduto alla perquisizione domiciliare per cercare eventuali altre armi. Ed infatti sono spuntati altri due fucili sempre da caccia insieme con 700 cartucce e 16 coltelli di vario tipo, tutti regolarmente denunciati.

Tutte le armi, a scopo precauzionale, sono state sequestrate mentre il 33enne è stato denunciato a piede libero per minaccia con l'aggravante dell'uso delle armi. Ma nei confronti del giovane verrà inoltrata presso la Prefettura di Lecce anche proposta di inibizione al possesso di armi. Da quanto è emerso, infatti, non sarebbe stato questo il primo episodio di violenza in famiglia.

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