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Cronaca

Ricorso sull'iter per il gasdotto Tap: nulla di fatto al Consiglio di Stato

La questione verrà decisa nell'udienza di merito. I legali di Regione Puglia e Comune non hanno avanzato richiesta di sospensiva

LECCE - Nulla di fatto nell'udienza odierna del Consiglio di Stato chiamato a pronunciarsi sul ricorso di Regione Puglia e Comune di Melendugno contro la procedura di autorizzazione per la costruzione del gasdotto Tap, fortemente caldeggiata dal governo. I legali dei due enti, infatti, hanno scelto di non chiedere la sospensiva, il che lascia inalterato il quadro fino alla prossima seduta, fissata a gennaio.

Il Tar del Lazio, in primo grado, aveva respinto con due distinte sentenze le argomentazioni di Regione e amministrazione comunale. Tre, in particolare, le tesi dei ricorrenti: l'applicabilità della normativa Seveso - quella connessa al rischio di incidenti rilevanti - per il terminare di ricezione del gasdotto, l'illegittimità della procedura di valutazione di impatto ambientale - perché il progetto presentato non avrebbe contemplato l'opera nella sua interezza - e l'illegittimità dell'iter con il quale il governo ha superto il dissenso della Puglia sulla localizzazione dell'approdo, previsto a San Foca.

Proprio rispetto a quest'ultimo punto, il governatore Michele Emiliano aveva inoltrato una decina di giorni addietro una diffida a procedere corredata da una richiesta di sospensione in autotutela perché ritiene invalida l'autorizzazione unica rilasciata dal ministero dello Sviluppo Economico per mancanza dell'intesa tra Stato e Regione.

Per il Comune di Melendugno, invece, l'autorizzazione è da considerarsi scaduta per decorso del termine ultimo, quello del 16 maggio indicato per l'apertura del cantiere vero e proprio per la costruzione del pozzo di spinta. E anche il sindaco, Marco Potì, ha inviato la sua diffida. Ma il consorzio, forte del parere del Mise, è di avviso contrario: le attività già in corso, cioè le indagini archeologiche e le eventuali bonifiche di residui bellici, sono sufficienti per ritenere l'infrastruttura avviata.

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