"Uffici chiusi": niente soldi per i dipendenti Adelchi
Nuove proteste a Tricase tra i lavoratori che non possono accedere ai moduli per ottenere la cassaintegrazione di marzo. Mercoledì tavolo tecnico in Provincia di Lecce per sventare l'allarme sociale
Redazione
28 marzo 2011 20:31
TRICASE - Da quindici giorni, di fronte agli uffici del calzaturificio Adelchi che si occupano delle comunicazioni con i lavoratori, campeggia la scritta "chiuso per motivi personali". Incredibile ma vero, gli operai che dovrebbero ricevere la cassaintegrazione per il mese di marzo, non hanno ancora potuto accedere ai moduli per le autocertificazioni da mandare all'Inps.
Gli assegni sono bloccati e puntuale, in mattinata, è scattata la protesta di fronte al municipio di Tricase dove si è recato un piccolo gruppo di operai per denunciare l'incresciosa situazione al sindaco e alle organizzazioni sindacali.
Da qui, il forte sospetto "che l'azienda non abbia alcuna intenzione di ottemperare agli impegni presi. Gira voce tra i lavoratori che Sergio Adelchi, patron del calzaturificio, si stia rifiutando di trasmettere all'Inps i dati necessari all´ente per il disbrigo delle pratiche atte al pagamento - spiega Lori De Donno del comitato Michele Frascaro - questa azione da parte dell´azienda è un atto ignobile e becero nei confronti dei lavoratori che già versano in condizioni economiche più che precarie. Azione che porterà, come già avevamo previsto, al più totale disordine sociale".
"Privare i lavoratori e le loro famiglie dell´unico mezzo di sostegno economico, la cassa integrazione, dopo aver tolto loro la possibilità di lavorare è a dir poco inqualificabile - continua la lavoratrice a nome di tutti i cassaintegrati in lotta - se le azioni messe in atto dall'azienda sono una contro-risposta a mo' di ripicca personale al sequestro preventivo effettuato ad opera del Tribunale di Lecce per presunta truffa all´Inps (link) dobbiamo precisare che nulla di tutto questo è da imputare alle denunce effettuate a gennaio 2010 dai lavoratori."
Non ultimo, al danno si è aggiunta la beffa, perché gli operai, a causa delle mancate comunicazioni da parte dell'azienda alla Asl sul rinnovo della cassa integrazione in deroga fino a giugno di quest'anno, non possono rinnovare l'esenzione ticket per i farmaci.
I lavoratori in allarme, hanno immediatamente evvisato il prefetto e il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, che li ha convocati per un tavolo tecnico nel pomeriggio di mercoledì.
"Crediamo sia necessario invitare a tale incontro anche la proprietà del Gruppo Adelchi e il funzionario Inps preposto per approfondire questa questione ed esaminare, di concerto con tutte le istituzioni, la strada da seguire per evitare che la situazione degeneri", concludono gli operai.
Gli assegni sono bloccati e puntuale, in mattinata, è scattata la protesta di fronte al municipio di Tricase dove si è recato un piccolo gruppo di operai per denunciare l'incresciosa situazione al sindaco e alle organizzazioni sindacali.
Da qui, il forte sospetto "che l'azienda non abbia alcuna intenzione di ottemperare agli impegni presi. Gira voce tra i lavoratori che Sergio Adelchi, patron del calzaturificio, si stia rifiutando di trasmettere all'Inps i dati necessari all´ente per il disbrigo delle pratiche atte al pagamento - spiega Lori De Donno del comitato Michele Frascaro - questa azione da parte dell´azienda è un atto ignobile e becero nei confronti dei lavoratori che già versano in condizioni economiche più che precarie. Azione che porterà, come già avevamo previsto, al più totale disordine sociale".
"Privare i lavoratori e le loro famiglie dell´unico mezzo di sostegno economico, la cassa integrazione, dopo aver tolto loro la possibilità di lavorare è a dir poco inqualificabile - continua la lavoratrice a nome di tutti i cassaintegrati in lotta - se le azioni messe in atto dall'azienda sono una contro-risposta a mo' di ripicca personale al sequestro preventivo effettuato ad opera del Tribunale di Lecce per presunta truffa all´Inps (link) dobbiamo precisare che nulla di tutto questo è da imputare alle denunce effettuate a gennaio 2010 dai lavoratori."
Non ultimo, al danno si è aggiunta la beffa, perché gli operai, a causa delle mancate comunicazioni da parte dell'azienda alla Asl sul rinnovo della cassa integrazione in deroga fino a giugno di quest'anno, non possono rinnovare l'esenzione ticket per i farmaci.
I lavoratori in allarme, hanno immediatamente evvisato il prefetto e il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, che li ha convocati per un tavolo tecnico nel pomeriggio di mercoledì.
"Crediamo sia necessario invitare a tale incontro anche la proprietà del Gruppo Adelchi e il funzionario Inps preposto per approfondire questa questione ed esaminare, di concerto con tutte le istituzioni, la strada da seguire per evitare che la situazione degeneri", concludono gli operai.
Redazione
28 marzo 2011 20:31
