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Cronaca Ugento

Ugento, altra intimidazione? Ordigno nella casa al mare

Ancora episodi inquietanti. Ultimo questa notte nella casa la mare a Torre San Giovanni, ora all'asta, dell'imprenditore Colitti. Segue alla pietra scagliata ieri sull'auto di un suo lontano parente

Episodi inquietanti, uno dopo l'altro, su cui gli investigatori stanno lavorando per capire soprattutto se possano essere collegati tra loro. Al centro della cronaca di queste ore fatti e intimidazioni che riconducono, seppur solo lontanamente, all'imprenditore Bruno Colitti (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=12424). La sua storia va di pari passo con l'autodenuncia e la battaglia da lui stesso intrapresa sulla richiesta di chiarezza riguardo alla presunta ingente quantità di rifiuti tossici e pericolosi illecitamente interrati nella discarica "Burgesi" piuttosto che essere regolarmente smaltiti.

E ieri è stata presa di mira presa l'Alfa 156 di un suo lontano parente, quella di un geometra e tecnico ambientale di 25 anni, iscritto da poco al circolo di Italia dei Valori di Ugento, lo stesso partito di Peppino Basile, il consigliere comunale e provinciale ucciso con numerose coltellate a metà giugno dello scorso anno a due passi dalla sua abitazione. Ignoti l'altra notte hanno scaraventato in corsa sul parabrezza del mezzo che si trovava parcheggiato sotto casa, un masso di pietra di circa 30 chilogrammi. Poi sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce.

Motivo dell'intimidazione, tutto si è consumato in via San Vincenzo, un vicolo chiuso alla periferia del paese, ma è solo una ipotesi ora al vaglio degli inquirenti con la Procura di Lecce che ha aperto un fascicolo su quanto accaduto, sarebbe la privatizzazione della pineta comunale di cui si starebbe occupando il geometra.
Questa notte, invece, ignoti hanno fatto esplodere un ordigno rudimentale dpo essere entrati nella casa al mare di Torre San Giovanni, frazione di Ugento, il cui proprietario, prima che il Tribunale civile di Lecce mettesse l'immobile all'asta, era di propietà del suocero dell'imprenditore Colitti. Qualche parete annerita, un materasso bruciacchiato, ma a questo punto i carabinieri della Comapgnia di Lecce e i colleghi di Casarano non stanno certo facendo la conta dei danni, ma comprendere se tutto sia legato al filo nero che da un anno a questa parte avvolge Ugento.

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